La protagonista di quest’articolo è la bellissima e famosa modella Sofía Jirau. La giovane di 26 anni è di origini portoricane ed è affetta dalla Sindrome di Down. Sofia è divenuta una star della moda internazionale quando è stata scelta per “Love Cloud”, la collezione di Victoria’s Secret dedicata al tema dell’inclusione.
Un vero sogno per la giovane, condiviso all’epoca tramite un post sul suo account Instagram:
Un giorno l’ho sognata, ci ho lavorato e oggi è un sogno che si avvera. Posso finalmente svelarvi il mio grande segreto… Sono la prima modella di Victoria’s Secret con sindrome di Down.
Oltre al suo debutto come modella, nel 2019 Sofia Jirau ha intrapreso una brillante carriera da imprenditrice, aprendo un negozio online di abbigliamento, accessori e prodotti vari , chiamato “Alavet“. Il nome rappresenta il suo grido di gioia che si basa sulla sua sua frase preferita, “I love it”.
La cosa più importante per realizzare i miei sogni è mostrare alle persone in tutto il mondo che non ci sono limiti ed ispirarle a lottare per i propri sogni. Per questo dico sempre ‘dentro e fuori non ci sono limiti‘ per motivare le persone a superare i confini che si autoimpongono.
Sofia è riuscita a conquistare migliaia di ammiratori e fan grazie, oltre che alla sua evidente bellezza, al suo incredibile fascino e alla sua dolcissima personalità. La giovane è stata, fra l’altro, recentemente nominata come ambasciatore di L’Oreal nei Caraibi.
Sono di quest’ultimo periodo una serie di foto incredibilmente spettacolari aventi la modella come protagonista, condivise sul suo account Instagram. La loro particolarità consiste nel fatto di essere state scattate direttamente sott’acqua. Il risultato ha dato vita ad un progetto di incredibile eleganza inerente alla campagna pubblicitaria per la linea di costumi da bagno ‘Mare Cheia Swimwear’.
Un’impresa di certo non semplice, ma che Sofia ha affrontato come una vera e propria sfida da vincere e portare a casa. Con la pubblicazione del suo post, la modella ha colto l’occasione per ringraziare il gruppo di lavoro per l’impegno dimostrato durante l’ardua giornata vissuta.
Questa sessione fotografica è stata una sfida, ma anche un’esperienza. “Alavett” il risultato finale! Grazie