I serpenti sono degli unicum in tutto l’universo. Si tratta di specie in grado di sopravvivere, di fatto, anche senza gli arti. Su questo, però, non è d’accordo Pan, un giovane che ha deciso di costruire delle gambe robotiche al suo serpente per un motivo ben preciso: giustizia contro l’evoluzione naturale.
L’idea delle gambe robotiche e la motivazione data
Più o meno 100 milioni di anni fa delle modifiche genetiche hanno fatto sì che gli animali come i serpenti andassero a perdere delle caratteristiche, acquistandone altre di contro. Tra le cose perse riscontriamo sicuramente gli arti, che nei serpenti non sono più presenti ormai da moltissimo tempo.
Sicuramente, la loro capacità di strisciare e riuscire a muoversi silenziosamente anche e sopratutto senza essere visti è una cosa molto positiva per la loro natura da predatori, ma delle belle gambe fanno sempre comodo. Per questo motivo, un giovane di nome Pan ha deciso di fare qualcosa a riguardo, andando a dare una motivazione alquanto particolare.
In un video su You Tube condiviso proprio da lui, dice che l’idea di costruire delle gambe robotiche al suo serpente nasce per una questione di giustizia. Infatti, Pan asserisce che secondo il suo punto di vista non è corretto che i serpenti non abbiano le gambe:
Quando un altro animale ha le gambe deformi, l’umanità si unisce per sputare in faccia alla natura e aiuta quell’animale con nuove incredibili gambe da cyborg.
Quindi, la sua domanda sostanzialmente è: perché un qualsiasi altro animale deve essere aiutato con delle gambe nuove se ne perde, mentre un serpente no? Per questa ragione, ha deciso di creare un fissatore esterno nel quale inserire l’animale e che riesca ad accompagnare tutti i movimenti di quest’ultimo, agevolandoli.
Il punto di vista è sicuramente molto particolare, ma non è detto che sia completamente errato o completamente giusto. Le critiche a riguardo non sono mancate, dato che la condizione del serpente non è paragonabile ad un cucciolo di cane che rimane senza una zampa. Sta di fatto, però, che agli occhi della scienza la questione è davvero interessante.
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