Cose Molto Strane
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A Nina hanno negato la maturità, altre tre scuole le aprono le porte: ”diplomati da noi”

La 19enne Nina, affetta dalla sindrome di Down, si era ritirata dal liceo di Bologna che le aveva impedito di accedere all’esame di stato e ottenere la maturità. Tuttavia, conosciuto l’accaduto, già tre licei hanno deciso di accoglierla e invitarla a diplomarsi da loro, dandole la possibilità di sostenere l’Esame di Stato.

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Voglio fare l’esame di maturità perché voglio mettermi alla prova, per poter andare avanti nel mio futuro. Voglio imparare cose nuove, mi piace studiare. Sono prontissima. Studiare per me è importante, aiutatemi a trovare una soluzione”

Il suo nome è Nina Rosa Sorrentino ed è una 19enne di bologna affetta da sindrome di Down. Il liceo Sabin, di bologna, ha deciso di negarle la possibilità di accedere alla maturità perchè considerata ”non idonea”. La ragazza ha deciso di lanciare il suo appello su Rai Uno, durante il programma ” La Vita In Diretta”.

I genitori hanno così deciso di ritirarla dall’istituto ma la giovane ha di nuovo la possibilità di diplomarsi: tre le scuole che hanno deciso di accoglierla e di farle sostenere l’esame di stato. Il suo percorso era iniziato nel liceo di Bologna seguendo un programma differenziato. Al terzo anno i genitori avevano chiesto il passaggio al programma degli obbiettivi minimi che gli avrebbe permesso di ottenere la maturità.

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Il Consiglio di Classe, tuttavia, ha rifiutato la richiesta perchè questo comportava passare degli esami integrativi per poter accedere al programma degli obbiettivi minimi. Un caso che però è arrivato subito in Parlamento e affrontato dalla ministra per la disabilità, Alessandra Locatelli:

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“C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità”