Per diverse generazioni, la televisione ha rappresentato e continua ancora a rappresentare una fonte continua e costante di informazioni di varia natura. Nel tempo, essa ha subito una vera e propria evoluzione. Dai primi programmi emersi come strumenti di promozione commerciale e propaganda si è arrivati a quelli di divulgazione tecnico-scientifica.
Non solo quindi dispensatrice di trasmissioni banali e superficiali, la televisione, in alcuni casi, è stata addirittura determinante per il corso della vita di alcune persone. È il caso ad esempio di due gemellini di appena 10 anni, Christian e Bridon Hassig. I due bambini sono stati, infatti, i diretti protagonisti di un episodio di estremo coraggio. Grazie alla riproduzione intravista in televisione, i gemelli hanno saputo mettere in pratica la procedura di rianimazione cardiopolmonare. Una procedura che si è rivelata di fondamentale importanza e che ha letteralmente salvato la vita al loro padre Brad, di 46 anni, in procinto di annegare.
Era il 14 giugno, quando i due ragazzini insieme al loro amico Sam, un undicenne vicino di casa, stavano per uscire dalla loro casa di Mountain Brook, in Alabama. In quello stesso momento, il padre dei gemellini stava eseguendo degli esercizi di respirazione sott’acqua nella piscina del cortile. Una pratica con finalità rilassanti e anti-stressanti.
L’uomo, intorno alle 16, perde conoscenza sott’acqua per un imprecisato periodo di tempo. I ragazzi si accorgono di qualcosa di strano quando scorgono il corpo del padre disteso di fianco sul fondo della vasca. A quel punto, i bambini si mobilitano immediatamente per trarre in salvo l’uomo, riuscendo a trascinarlo fuori dalla piscina.
Non disponendo di un proprio cellulare, uno dei piccoli corre per strada a cercare aiuto mentre Bridon inizia a praticare la procedura di rianimazione cardiopolmonare. Un metodo di salvataggio che il ragazzino ha visto innumerevoli volte praticato dai protagonisti di alcuni film. Ha tentato infatti di mettere in atto le stesse movenze tecniche apprese dalla visione, in particolare, di “Uncino: Il ritorno dei morti”, “Capitan Uncino” e “La nostra banda“.
Fortunatamente, la tecnica applicata ha consentito a Brad di riprendere conoscenza. L’uomo si è trovato circondato non solo dai suoi figli, ma da una folla di amici e vicini in forte apprensione per lui.
Brad viene subito trasportato al pronto soccorso, in un reparto di terapia intensiva cardiaca. Alla fine, i medici gli hanno diagnosticato ipossia, edema polmonare e mancanza di respiro. Dopo 24 ore di attenta osservazione, i suoi segni vitali si sono stabilizzati ed è stato dimesso.
Pur continuando a restare monitorato, Brad è infinitamente grato per il lieto fine vissuto. Ed in merito ai propri figli, ha dichiarato:
Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi. Ho già detto loro che devono ricordare che sono degli eroi e che sarò loro per sempre grato. Mi hanno salvato la vita e mi dispiace di averli messi in quella situazione, ma è la conferma che Dio è sempre con te.