Si può scoprire una parte nascosta di sé anche dopo molti anni di vita. Non esiste un tempo preciso nel quale potersi dire sicuri di cosa si è e cosa si sarà per sempre. Nel caso di quest’uomo, Paul, all’età di 59 anni è arrivata la scoperta di essere transgender, una scoperta che le cambierà la vita. È una questione di sopravvivenza e convivenza con se stessi.
Paul a un certo punto ha sorpreso la moglie e i sette figli con una decisione davvero drastica e che avrebbe avuto senza dubbio importanti conseguenze per la vita di tutta la famiglia.
Questo signore di mezza età non si era mai sentito veramente a proprio agio con sé stesso, con la propria apparenza e con il proprio stile di vita. Solo una volta raggiunta una certa età ha sentito il bisogno di rivelare a sé stesso e ai suoi cari di sentirsi molto diverso.
Paul ha avuto bisogno di “evadere” dal precedente se stesso per sentirsi davvero bene, libero, come vorremmo sentirci tutti. E come molti di noi, per fortuna, si sentono.
Il momento del coming out: bambina transgender
Improvvisamente, Paul ha deciso di fare coming out per dichiarararsi donna transgender. Per chi non avesse dimestichezza col tema, si tratta di una non corrispondenza percepita tra la propria condizione biologica e quella di genere. In questo caso, Paul si sente più donna che uomo, per questo motivo adotta tutto quello che preferisce in quanto appartenente al genere femminile, pur essendo nato (biologicamente) uomo.
Ciò che è incredibile non è l’improvviso cambio di vita di Paul, che è lecito e succede in alcuni casi in cui tanti anni di repressione non hanno, per fortuna, creato danni e blocchi insormontabili.
La scelta di cambiare genere è legata anche a una rivoluzione anagrafica. Cambiando nome in Stefonknee Wolscht, (quello che una volta era) Paul ha sentito il bisogno di trasformarsi in una bambina di 6 anni.
Stefonknee ha dichiarato che questa sua decisione la fa sentire “a proprio agio con il suo corpo”. Tuttavia, la sua famiglia non era della sua stessa opinione, infatti ha reagito molto male a questa trasformazione esistenziale. Deve essere traumatico per chiunque non ritrovare lo stesso uomo dopo decine di anni accanto e in casa, sia esso il padre o il marito. Ed è comprensibile come si è evoluta la questione.
L’aut aut dei familiari dopo la scelta
La storia diventa molto triste nel momento in cui la famiglia, la moglie soprattutto, lo mette davanti a un bivio doloroso. Continuare a essere una transgender o tornare il Paul di prima e restare a casa. In questo modo, Stefonknee ha lasciato il tetto coniugale e la famiglia, costretto a non poter essere se stesso a casa insieme ai suoi cari.
Dopo essersi trasferito in un’altra città, Wolscht ha iniziato a seguire una terapia ormonale sostitutiva, per proseguire in modo ulteriore la sua transizione. In un colpo solo ha perso i cari, il lavoro, molti soldi ed è stata costretta a vivere per molto tempo nei rifugi per senzatetto.
Un giorno però tutto è cambiato radicalmente. Una coppia ha deciso di adottarla e di crescerla come se fosse la loro bambina, regalandole di nuovo una vita circondata di affetto e un nucleo di persone che possono accettarla e amarla per com’è adesso.