Il lavoro, come ben sappiamo, ricopre un ruolo fondamentale nella vita di una persona. Un ruolo che non si esaurisce, semplicemente, nella sua mera funzione dispensatrice di risorse economiche. Esso contribuisce, a tutti gli effetti, al pieno senso di soddisfazione e gratificazione che si possa raggiungere nell’impiegare noi stessi, le nostre abilità e personali capacità nel conseguimento di una data attività. Conseguentemente, appare facile intuire quanto forte e grave possa essere la ripercussione generata da un eventuale licenziamento. A maggior ragione, quando il lavoratore stesso percepisce tale licenziamento come un atto “ingiusto“.
Ne sa qualcosa il protagonista della nostra storia, un operaio 59enne di origini canadesi impiegato in un’impresa edile. L’uomo, assolutamente convinto di aver subito il licenziamento senza una giusta e ragionevole causa, ha agito in maniera del tutto forte e provocatoria, in cerca della sua vendetta. Tramite l’utilizzo di un escavatore, l’operaio ha danneggiato una serie di edifici che lui stesso aveva contribuito a costruire.
L’episodio è avvenuto nel quartiere di Rosseau Marina, nei pressi del lago Muskoka, nella regione dell‘Ontario, in Canada. Una zona recentemente interessata dalla costruzione di abitazioni di lusso per turisti facoltosi e amanti della natura e delle barche. La furia distruttiva dell’uomo ha coinvolto più di una casa, anche se solo una di esse ha subito i danni maggiori.
La scena dell’abbattimento dell’edificio è stata ripresa e registrata in un video, divenuto subito virale sui social network. In esso, infatti, appare in modo chiaro ed evidente l’atto volutamente doloso e premeditato. Un atto che, ovviamente, dovrà tenere conto delle ripercussioni di natura penale inevitabilmente generate.
L’operaio ha subito una denuncia per aver provocato danni dal valore superiore ai 5000 dollari canadesi (poco meno di 4000 euro). In realtà, come specificato dal giornale canadese “National Post“, il totale dei danni arrecati con il suo sconsiderato gesto ammonterebbe a circa 10 milioni di euro.
Duro nella condanna anche Geordie Newlands, proprietario di un’altra azienda operante nella zona:
Purtroppo la pandemia ha imposto tagli alle nostre imprese e la reazione di questo operaio è stato qualcosa di sconvolgente. I danni sono sicuramente ingentissimi, l’unica buona notizia è che nessuno si sia fatto male.