Per potersi creare una famiglia, tre donne affette da nanismo hanno dovuto affrontare non pochi problemi durante la gravidanza. Ad oggi però, sono felici di avere accanto i propri figli e raccontano che riaffronterebbero di nuovo tutto da capo.
Donne affette da nanismo rivivono i momenti della loro gravidanza
Una delle tre signore è Briana Renee, che ora ha un bel bambino di 3 mesi, ricorda una dei problemi che ha avuto durante la gestazione. Quando era incinta di quasi 7 mesi ha avuto un blocco intestinale che ha messo in pericolo sia la sua vita sia quella del piccolo. Renee doveva stare a riposo, camminare con il deambulatore, ridurre gli sforzi per non rischiare di perdere il bambino. Nonostante questo brutto episodio ha partorito un bambino piccolo, ma in salute e lo chiamò Maverik. Anche il piccolo ha ereditato il nanismo, ma la donna sapeva della probabilità. I medici le avevano già riferito che anche se suo marito era di altezza normale, molto probabilmente il figlio avrebbe ereditato la sua stessa acondroplasia.
Elena Gant, invece, racconta di aver avuto una gravidanza molto semplice fino a quando non le è stata diagnosticata la preclampsia. Questa è una patologia caratterizzata da ipertensione, e questo ha fatto sì che avesse un parto prematuro. La donna partorisce due gemelli sei settimane prima della data di scadenza. Elena chiamò i due fratelli Xavier e Kairo. Il primo ha trascorso sette giorni in terapia intensiva neonatale ed il secondo dieci. Il pensiero della donna durante quei giorni era solo quello di riportare a casa i suoi figli.
L’ultima è Terra Jolè, ancora incinta ed i medici non le hanno ancora confermato se il bambino avrà l’acondroplasia come lei. L’unica preoccupazione di Terra è che suo figlio stia bene, dato che ha già avuto diversi problemi con la prima figlia.
Le donne con nanismo affrontano hanno più problemi di gravidanza rispetto alle altre donne ed inoltre la maggior parte di loro fanno un parto cesareo a causa del piccolo bacino che si ritrovano.