Sandra Bullock e la maternità: “Amo i miei figli come una qualsiasi madre biologica”

La maternità, che sia biologica o adottiva, comporta il coinvolgimento di sentimenti importanti come l’amore incondizionato nei confronti dei figli. Non tutte le donne hanno il desiderio di diventare madri. A volte invece succede che non si riesce a rimanere incinte così si cercano altre vie, tra cui l’adozione.

La famosa attrice Sandra Bullock è un esempio di donna che ha intrapreso proprio la via dell’adozione. La vita l’ha portata a non avere figli biologici, ma lei è riuscita comunque a realizzare il suo sogno adottando due splendidi bambini, Louis e Laila.

Nel 2010 è iniziata la sua vita da mamma grazie all’adozione di Louis, e cinque anni dopo è arrivata Laila. Sandra Bullock ha vissuto la maternità da single e ha sempre messo in primo piano i bisogni dei suoi figli. L’attrice non ha mai nascosto le sue intenzioni di voler adottare dei bambini e spesso nelle interviste rilasciava dichiarazioni su come viveva la genitorialità.

Durante una puntata di “Red Table Talk” , talk show condotto da Jada Pinkett Smith e sua figlia Willow Smith, l’attrice si è lasciata andare ad affermazioni sulla sua vita da mamma. “I sentimenti che provo nei confronti dei miei figli sono gli stessi di qualsiasi madre biologica , e spero che nel prossimo futuro le persone inizino a capirlo e non solo continuino con la convinzione che quelle biologiche saranno le uniche da considerare”.

Sandra Bullock ha vissuto in maniera quasi totalizzante la sua maternità dedicandosi anima e corpo alla vita dei figli. E le parole che lei usa per parlare dei suoi figli adottivi sono parole importanti perché vuole far passare il messaggio della assoluta uguaglianza tra madre adottiva e madre biologica.

Ciò che deve arrivare ai bambini sono l’ affetto e l’ amore nei loro confronti, insegnare valori come il rispetto per il prossimo e la dignità verso se stessi. Che siano figli adottivi o biologici poco importa. “Li amo per quello che sono, sono fortunato ad averli, a vederli crescere e vederli diventare quello che saranno da adulti, mi rendono molto orgoglioso”