Non accade spesso che una madre abbandoni la propria prole, soprattutto quando a procreare è l’esemplare di una specie non esattamente “al riparo” dalle azioni umane sul Pianeta. Ma la storia di Djibril, un cucciolo di scimpanzé, è quella di un cucciolo lasciato solo per poche ore dopo la sua nascita.
Quali sono le fasi più importanti di un qualsiasi piccolo se non le prime ore di impatto, il cosiddetto imprinting, con sua madre? È proprio in questo delicato momento che la mamma scimpanzé, chiamata Kila dal personale dello zoo di Malaga, in Spagna, ha abbandonato il piccolo Djibril per una probabile mancanza di “capacità” ad affrontare la maternità.
È stata una scimmia di peluche a ricevere tutte le attenzioni del piccolo, ormai abbandonato da Kila. Un pupazzo creato appositamente per il cucciolo dai guardiani dello zoo è diventato così il riferimento immediato per Djibril.
I “consigli” dai social per il piccolo scimpanzé
La storia dell’animale rimasto orfano è divenuta presto famosa sul web. Tra i commenti molti utenti sui social provano a dare una spiegazione all’evento così triste che ha coinvolto il piccolo Djibril.
Alcuni ipotizzano che la mamma lo abbia abbandonato perché riconosciuto da subito come troppo debole o ammalato. Altri consigliano un “affido” del piccolo a un altro animale perché “diverse specie sono capaci di adottare e accudire altri animali anche non della propria specie o della propria prole”.
Una vera mamma per Djibril
I custodi hanno cercato a lungo una nuova mamma che potesse allevare Djibril come suo. Il cucciolo di scimpanzé si è però trovato ad avere di nuovo bisogno della sua scimmietta di peluche perché era evidentemente il ricordo più potente di sua madre e l’unico elemento in grado di farlo sentire protetto, essendo stato forse l’unico “animale” di compagnia nei primi periodi della propria vita.
Djibril è riuscito, dopo diversi tentativi, a entrare in contatto con una nuova mamma, Eva, grazie all’aiuto del Bioparc Valencia, un parco faunistico che si occupa di offrire agli animali le migliori cure e condizioni di comfort elevato, molto vicine all’habitat naturale.
La connessione con la nuova mamma è stata istantanea e del peluche non è stato più necessario avere il “supporto materno” dato fino a quel momento. Il parco si è dichiarato anche felice di accogliere lì i due scimpanzé, ormai una nuova piccola famiglia. Eva, inoltre, non ha mai avuto alcuna esperienza di maternità ma il legame è diventato indissolubile sin da subito.
A un anno di distanza da questa adozione, i due continuano a vivere legati proprio come mamma e figlio senza nessuna situazione che li possa separare.