Cose Molto Strane

Per Rumeysa, la donna più alta del mondo, la vita è tutt’altro che facile

La donna più alta del mondo ha ricevuto recentemente il riconoscimento dal Guinness World Records per la sua incredibile altezza. Rumeysa Gelgi ha 26 anni, è cresciuta a Safranbolu, in Turchia, e la sua è davvero una storia particolare come è prevedibile dal record che detiene. A soli 6 anni era alta 176 cm, oggi il titolo che la riconosce “la più alta del mondo” le viene attribuito per i suoi i 215 cm di altezza.

Si trova nel podio assoluto, ma è la più alta in vita nel mondo, oggi per il Guinness World Records. Anche se dal riconoscimento potrebbe trattarsi di un evento bello e carico di emozione, la verità è che la vita di Rumeysa non è per niente semplice. 

Parliamo di una vita difficile e “diversa” da quella di tutti fin da piccolissima. Si tratta di una condizione derivata da una patologia molto rara e quindi invalidante per certi aspetti. La sua altezza è data da una rara condizione genetica chiamata sindrome di Weaver (in grado di colpire appena 50 persone al mondo).

“La mia infanzia non è stata facile – racconta al Guardian la record woman – Sono stata istruita a casa per via delle mie condizioni fisiche e, fin da quando ho memoria, ho saputo di avere un aspetto diverso dalle altre persone. Mi sentivo come una bambina intrappolata nel corpo di un’adulta. Normalmente, le persone si aspettano che gli uomini siano più alti delle donne; questo rende le cose molto difficili per le donne alte e io lo trovo sconvolgente”

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Fa la sviluppatrice web di mestiere, ma non ha potuto fare molti viaggi o frequentare molte opportunità di crescita professionale per via delle sue condizioni. Anche prendere un aereo o frequentare un certo tipo di ambiente accademico le risulterebbe molto difficile. Ha una particolare curvatura della colonna vertebrale, problemi articolari e muscolari che non le consentono di stare molto tempo ferma e seduta.

Un sogno però si è realizzato, grazie alla collaborazione di una compagnia aerea che l’ha aiutata finalmente a volare. Posizionando una barella nello spazio occupato da sei posti, la compagnia ha dato a Rumeysa la possibilità di rimanere sdraiata per tutto il volo. 

Altra storia è lo shopping che per Rumeysa risulta non poco difficile. Ogni acquisto e ogni indumento passa da modifiche ad hoc per trovare la giusta comodità. Taglie forti e meno forti non sono comunque soddisfacenti per lei, così alta, e per il suo fisico in generale.

Tutto ciò, racconta, è un modo per “tenere in allenamento la sua creatività”. Oggi vive felicemente in California e spera di specializzarsi in campo tecnologico. L’occasione di farsi riconoscere dai Guinness World Records è utile a incoraggiare tutti quanti coloro che hanno difficoltà simili o con il proprio corpo ad andare oltre e provare a fare il possibile per stare meglio e adattarsi senza arrendersi mai.