Sempre più spesso sentiamo delle storie davvero orribili sullo sfruttamento di animali, o su allevamenti intensivi. Molte volte vengono commercializzati prodotti che provengono dagli animali e, questi ultimi, vengono ridotti in schiavitù per poter produrre tali sostanze. Basti pensare allo sterminio di rinoceronti e elefanti, per l’avorio contenuto nello loro zanne e corni. La storia che vi raccontiamo oggi purtroppo tratta proprio di una situazione simile a quella appena citata. Ma fortunatamente ha un lieto fine. Un orso nero asiatico è stato liberato dopo 9 lunghi anni di prigionia e quando vede l’acqua per la prima volta la sua reazione è stupenda.
Si chiama Tuffy il dolce orso che è stato liberato dopo 9 anni di prigionia in un allevamento di bile. La bile degli orsi viene utilizzata nella medicina tradizionale cinese per trattare diverse patologie. Ma estrarre la bile da qualsiasi animale non è un processo semplice ne tantomeno indolore.
Questi poveri animali vengono sottoposti a interventi chirurgici per impiantare dei tubi di drenaggio che permettono la fuoriuscita della bile dal corpo. Vengono chiamati “gilet della tortura”, hanno la forma di gabbie metalliche che circondano il torace e l’addome dell’animale. Negli anni molti di questi allevamenti di bile sono stati chiusi e gli animali trovati ancora in vita salvati.
Tuffy è uno di questi animali, dopo essere stato salvato, gli hanno dato una nuova casa in un rifugio per animali. La prima volta che ha visto l’acqua l’animale è letteralmente impazzito dalla gioia. Inizia a giocare nella piscina e si diverte come un matto a schizzare acqua dappertutto.
Tuffy è stato molto fortunato e forte, molti dei suoi compagni non sopravvivono a lungo con il “gilet della tortura”, ma la sua forza di volontà ha sconfitto la crudeltà umana.
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