Il periodo della gravidanza è davvero molto particolare per la coppia, ma in particolar modo per la mamma, il corpo e gli ormoni cambiano e tutto ciò spaventa. Durante i 9 mesi di gravidanza, le oscillazioni umorali, sono del tutto normali, si passa dalla felicità, alla tristezza in pochi secondi. Ad ogni visita di controllo le ansie e le paure potrebbero prendere il sopravvento, perché ogni genitore vuole solo il meglio per il proprio bambino. Ma quando i medici avvisano il genitore che qualcosa non va, il mondo sembra crollare. In alcuni casi però l’anomalia può essere risolta. Oggi scopriamo l’incredibile storia della bambina nata “incinta” della sua gemella, i medici praticano un cesareo al momento della nascita per liberarla.
Monica Vega è una giovane donna, incinta al settimo mese di gravidanza, e come ogni mese si reca alla visita di controllo. Ma durante l’ecografia, i medici notano qualcosa di strano, infatti sembra esserci un’anomalia nell’addome della piccola. Da quel momento in poi i medici decidono di tenere sotto controllo serrato Monica e la sua piccola.
All’inizio non sanno di cosa si tratti, e cercano una spiegazione alle immagini che vedono attraverso l’ecografia. Ma dopo diversi consulti con esperti, anche di altri ospedali, giungono ad una conclusione, che lascia Monica ed il marito senza parole. La bambina della coppia è “incinta” della sua gemella. Questo accade quando durante la formazione degli embrioni, la divisione cellulare non avviene bene e quindi si crea un gemello parassita.
Questo gemello, non sviluppato, si può attaccare su ogni parte del corpo del gemello sano, nel caso della figlia di Monica, nell’addome. Decidono dunque di far nascere la piccola in anticipo con un cesareo, e non appena viene alla luce, la operano urgentemente. Questa decisione è necessaria, perché crescendo questo gemello parassita, potrebbe andare a lesionare gli organi della piccola.
Dopo l’intervento chirurgico, la piccola sta bene e si riprende velocemente, e dopo delle settimane di osservazione, può finalmente andare a casa con i genitori. Monica e suo marito sono entusiasti che tutto sia andato per il meglio, nonostante lo spavento iniziale e la gran paura durante l’intervento.
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