La proprietaria di un negozio dell’usato, Graziela Mendes, originaria di Curitiba, capitale dello stato del Paraná, Brasile, è stata per puro caso la protagonista di un ritrovamento al quanto singolare. Anche oggetti apparentemente banali come delle grucce possono, in realtà, suscitare curiosità ed interesse.
La donna, in seguito all’acquisto di alcuni appendiabiti usati ma in buone condizioni, ha notato qualcosa di insolito. Sulle grucce, infatti, erano presenti dei messaggi scritti a penna, datati tra il 1981 e il 1982, di quattro ragazze all’epoca in ritiro spirituale.
Incuriosita da quella singolare scoperta, Graziela ha avviato una ricerca su Internet, desiderosa di risalire all‘identità delle giovani autrici. La donna ha spiegato di essere entrata in possesso di quelle grucce semplicemente in seguito all’acquisto di un lotto contenente 200 appendiabiti presso un bazar.
Ho acquistato questo lotto di circa 200 appendini in un bazar di beneficenza, che vende articoli provenienti da vari luoghi. Ero indecisa se comprare grucce nuove o continuare con il mio obiettivo di investire sul riciclaggio nella mia attività. Alla fine, ho optato per le grucce usate.
Ed ancora:
Mi ha ricordato le bottiglie lasciate vagare nell’oceano. Ma che dire di un appendiabiti? Come si lancia un appendiabiti nell’universo?!
Le grucce acquistate da Graziela contengono tre messaggi diversi, firmati da quattro persone identificate coi nomi di Rita, Suzi, Márcia e Marília.
I messaggi, oltre ad indicare che le ragazze erano in ritiro spirituale, recitano così:
Questa è la tua amica Márcia, di Lucélia, del ritiro spirituale del 06/09/1982. Chiunque utilizzi questo appendiabiti, mi mandi un biglietto o una lettera a Rua…
Il secondo messaggio:
Questa è la tua amica Suzi Mariza, che ha fatto il ritiro spirituale il 06/09/1982. Chiunque utilizzi l’appendiabiti, si prega di inviare un biglietto o una lettera. Il mio indirizzo…
Infine, l’ultimo dei tre messaggi è di Marilia:
Qui lascio il mio nome, Marília… Manda una lettera al mio nome. Indirizzo…
Graziela ha deciso di avvalersi dell’aiuto dei social per tentare di entrare in contatto con almeno una delle autrici. Ha quindi condiviso un estratto di quei messaggi sul suo profilo Instagram.
Mi piacerebbe molto incontrarle, anche solo per conoscere la loro storia. Un amico mi ha detto ‘E se fosse una storia triste?‘ Sarebbe comunque una storia e potrebbe essere bellissima.
Una delle autrici dei messaggi, Marcia, è stata informata da una delle sue colleghe in merito alla notizia delle grucce misteriose che circolava in rete. Ha quindi ottenuto il numero di Graziela che ha immediatamente contattato.
Ero seduta a bere un caffè quando ho ricevuto la segnalazione da parte di una collega che mi chiedeva: ‘Marcia, hai scritto tu su un attaccapanni?’ […] Devo essere onesta: non ho ricordato subito, ma quando alla fine ho capito che ero stata io, ho persino pianto quando ho riconosciuto la lettera e l’indirizzo di quando ero single…
Un’altra delle autrici, Marilsa, un’insegnante in pensione, è stata invece informata dalla sorella che ne ha riconosciuto l’indirizzo inciso su una delle grucce.
La donna ha così commentato:
E’ stata una vera sorpresa. Momenti come questi ti riportano alla mente cari ricordi di tempi lontani a cui non pensavo più.
Ispirandosi a questa storia, Graziela ha iniziato ad incoraggiare anche i propri clienti a scrivere messaggi sulle proprie grucce. Lasciando poi al destino il compito di portare avanti, eventualmente, inaspettati ed imprevedibili sviluppi futuri.