Tutti noi nella nostra vita, abbiamo fatto degli acquisti folli, in alcuni casi per prezzi elevati, in altri per il prodotto in se. Ovviamente, in base alle nostre possibilità economica, le spese devono essere valutate con attenzione. Ma ogni tanto, tutti noi amiamo toglierci qualche sfizio, che si tratti di un vestito, o di una cena fuori o una vacanza. Ma in determinate situazioni, alcune persone, possono permettersi sfizi davvero molto costosi. Alcune volte si parla di auto, di barche oppure di case, ma in questa storia, vi lasceremo a bocca aperta. Un anonimo, ha acquistato la borsa più piccola del mondo per 63.000 dollari, è più piccola di un granello di sale.
La borsa più piccola del mondo, verde neon, ispirata alla linea di Louis Vuitton, è stata creata dal collettivo artistico MSCHF di Brooklyn. Le sue dimensioni, sono inferiori a quelle di un granello di sale marino, ed è abbastanza stretta da entrare nella cruna di un ago. Nello specifico, le dimensioni dell’oggetto sono 657x222x700 micrometri.
Il capo da collezione è stato realizzato utilizzando una tecnica di stampa 3D, solitamente usata per strutture biotecnologiche meccaniche. Il fortunato vincitore dell’asta, insieme alla borsa più piccola del mondo ha ricevuto un microscopio con un display digitale incorporato. Infatti, senza tale dispositivo, la borsa non è quasi visibile ad occhio nudo. Se zoomata si vede sia il colore verde fluo, che il logo impresso.
I dettagli, nonostante sia la borsa più piccola del mondo, sono perfetti e curati nei minimi dettagli. L’asta è stata gestita ed ospitata da Joopiter, e proprio in quella occasione, il direttore creativo di MSCHF ha dichiarato:
Pharrell ama i cappelli grandi, quindi abbiamo fatto una borsa incredibilmente piccola.
La compagnia creativa, già ampiamente nota per la sua moda satirica, ha riscosso un enorme successo con le sue opere. Questo gruppo, ha sconvolto il mondo della moda, mettendo in luce l’importanza del marchio, ma non dell’utilità dell’oggetto. Voi comprereste mai un oggetto solo per il marchio, tralasciando il concetto di utilità?
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