L’insegnante portoricana Marisel Hileiro, nota soprattutto per l’uso dell’umorismo nel suo metodo di insegnamento, ha parlato direttamente ai genitori con un video in cui dice di sapere cosa succede di “tremendo” a casa dei suoi alunni. Con alcune frasi ha fatto rimanere genitori e colleghi di stucco. Ma li ha anche fatti riflettere. Parlando dei suoi studenti, dice: “So che era in ritardo per Netflix anche se mi ha detto che era colpa della gomma della macchina, o quando era andato in vacanza e mi ha detto che era malato”.
Un detto popolare recita “ubriaconi e bambini dicono sempre la verità”. Anche se può sembrare troppo semplicistico tradurre una questione complessa con un detto del genere, di sicuro siamo comunque vicini alla realtà delle cose. Spesso i bambini sono considerati come “libri aperti” proprio per la loro innata innocenza e in assenza di scorrettezza o strategia malsana nel comunicare i fatti che vivono e conoscono. Per questo motivo è importante ascoltarli.
Questa insegnante, Marisel Hileiro, è diventata virale su Facebook dopo aver avvertito i genitori affermando di sapere “cosa succede a casa”. Come riporta La Nación, Marisel, insegnante di inglese in una città del Porto Rico, utilizza da sempre l’umorismo nelle sue classi. E lo fa anche per comunicare con le famiglie e i tutori dei suoi alunni.
Con una buona dose di comicità, ha caricato sui social un video in cui affermava di essere a conoscenza di tutto ciò che accade nella vita dei genitori dei suoi studenti. Un modo provocatorio per invitare tutti i genitori a essere presenti nel momento dei voti per i bambini sia nella vita scolastica dei ragazzi. Ma anche un modo per far stare tranquilli tutti i bambini sugli esiti dei voti e diminuire lo stress, l’ansia da performance scolastica.
In 20 anni di esperienza, spiega Hileiro, è importante per i genitori non continuare a dare false scuse per perdere date importanti. Date come le riunioni con gli insegnanti e gli incontri per la consegna dei voti scolastici.
Per l’insegnante la priorità della sua “missione” scolastica è essere in grado di educare con umorismo. Al contempo è importante affrontare la depressione e l’ansia che gli studenti possono soffrire con carichi accademici. “Vedo così tanta tendenza al negativo nell’ambiente, che tutti abbiamo bisogno di gioia, dai genitori agli studenti e agli insegnanti”, ha spiegato.