Due fratelli siamesi lavorano come elettricisti, ma il loro stipendio è conteggiato come se fossero un’unica persona. La storia di questi due fratelli è già molto triste fin dalla nascita. I due vengono abbandonati dai genitori a soli 2 mesi di vita, poiché probabilmente la coppia non riusciva ad accettare la “problematica” dei suoi figli.
Due fratelli siamesi ma un unico stipendio
Sohna e Mohna Singh sono due fratelli, che vivono a Punjab, in India. La loro è una storia particolare, perché i due non sono dei semplici fratelli poiché i loro corpi sono uniti; sono gemelli siamesi. I siamesi sono una coppia di gemelli con due parti simmetriche, ugualmente sviluppate e unite in un determinato punto del corpo. Questo si verifica perché la divisione embrionale avviene tardivamente, quindi per tale motivo, si tratta sempre di gemelli omozigoti, cioè dello stesso sesso. Questo è un evento molto raro, sia perché non si verifica affatto, sia perché muoiono prematuramente a causa di malformazione degli organi interni. In altri casi invece, possono anche vivere a lungo. Esiste anche la possibilità di un intervento chirurgico che li possa dividere, ma dipende dalla zona di congiunzione.
Questi due fratelli, ad esempio, sono uniti a livello toracico e a livello degli arti inferiori, quindi per loro non è possibile la separazione. Sohna e Mohna condividono il fegato, la cistifellea, braccia e le gambe.
Il video dell’intervista sul lavoro
Tuttavia, nonostante le loro difficoltà, i due sono riusciti a sopravvivere e lo scorso anno, a dicembre, hanno trovato lavoro. Sono stati assunti come elettricisti, in particolare si occupano della sala di controllo delle forniture. Il datore di lavoro aveva promesso loro uno stipendio pari a 10000 rupie ciascuno, che corrispondono a 587.742 pesos colombiani. Invece, durante un’intervista su YouTube con il documentarista Ruhi Center, i gemelli Singh confessano di ricevere un solo stipendio di 17000 rupie per 12 ore di lavoro al giorno. Sotto al video non mancano i commenti dei followers, indignati per il trattamento che i ragazzi hanno ricevuto.