Petra NeriQuesto gatto è stato abbandonato davanti al Rifugio San Francesco a Presina di Piazzola sul Brenta giovedì scorso. Quando gli addetti sono andati ad aprire la porta hanno trovato il trasportino con una banconota da 50 euro e una lettera. Queste le parole nel testo:
Per favore, aiuta questo gatto. Non per colpa sua, non posso più prendermi cura di lui. E’ un gatto da casa che è stato molto amato. Mi dispiace così tanto. Il mio amore è spezzato per lasciarlo con te”
Le volontarie che stavano facendo il turno al canile se ne sono prese subito cura. Si sono occupate di lui dandogli da mangiare e da bene e si sono assicurate che non avesse nessun problema. Sulla questione è intervenuto Giovanni Tonelotto, presidente della Lega nazionale per difesa del cane sezione Alta Padovana, che è stato alquanto critico.
E’ evidente che la persona lo ha fatto per una situazione che definiamo sociale, gesto di affetto certamente e piuttosto che averlo abbandonato o ancora peggio eliminato, ha pensato di lasciarlo qui. Ma si è comportato vilmente, avrebbe potuto chiamare il personale, spiegare la situazione, darci informazioni utili per accudire il gatto. Già sapere come si chiama sarebbe importante, e poi ha problemi di salute o altre necessità?
Per fortuna l’animale non aveva nessun problema caratteriale. Aveva solo un piccolo problema di salute ed è stato operato, così i 50 euro del vecchio proprietario sono già stati spesi. Per il resto, afferma il direttore, si vedeva che il gatto era abituato a stare in famiglia ed era stato trattato bene.
Il direttore ci ha tenuto a sottolineare come questo canile non si occupi di gatti. Le volontarie infatti decidono di prendersene cura solo in caso siano malati o abbiano dei problemi. Per questo gattino è stata fatta una grande eccezione. Per questa volta l’animale è stato molto fortunato ma avrebbe potuto avere qualche problema e rimanere abbandonato per sempre.
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