Vivere con il peso di non essere liberi di mostrarsi per quello che si è veramente deve essere un macigno che nel tempo diventa sempre più imponente. Quest’uomo ha aspettato 25 anni prima di confessare alla moglie di essere gay. Prima viveva nella paura di venire giudicato dagli altri e con la convinzione sociale che fosse lui quello sbagliato. Invece finalmente si è sentito pronto per raccontare chi è veramente.
La storia di Shaun Williams fa davvero tanto riflettere su quanto ancora oggi ci siano delle ristrettezze culturali e mentali che portano le persone a nascondere la propria natuale. Originario dell’Australia, oggi Shaun ha 53 anni e finalmente è libero di vivere la sua vita mostrando chi è lui per davvero. Ha aspettato però 25 anni.
L’uomo aveva 27 quando si è sposato. Lo ha fatto nonostante sapesse dentro di sé che quella non era la sua strada. Ma l’educazione in famiglia e la società lo facevano sentire oppresso. Così ha scelto di fingere per 25 anni di essere quello che in realtà non era. Solo grazie all’aiuto di uno psicologo ha finalmente avuto il coraggio di confessare alla moglie di essere gay.
Shaun ha così detto basta. Non poteva più fingere. Dopo averne parlato con lo psicologo, ha capito che era arrivato il momento di affrontare il discorso in famiglia. Da qui comincia per lui una nuova vita. Per rispetto della moglie lascia la casa ma riesce a mantenere sempre con lei un ottimo rapporto.
Così Shaun inizia a conoscere nuove persone e scopre che sono tanti gli uomini che hanno vissuto una storia simile alla sua. “Sono rimasto davvero sorpreso dal fatto che fossimo così tanti in giro. C’è un mondo pieno di uomini che hanno vissuto la mia stessa cosa. È la vergogna e il senso di colpa per quello che abbiamo passato” – dice Shaun.
Oggi finalmente è felice. Si è rifatto una vita ed è andato a vivere in un appartamento vicino a quello della sua famiglia.
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