Cose Molto Strane

Dipendente call center muore sulla sua sedia e i colleghi sono stati costretti a continuare a lavorare

Una notizia sconcertante si è presto diffusa prima in Spagna e poi in giro per il web. Una dipendente di un’azienda di call center con sede a Madrid si è accasciata nella sua postazione mentre svolgeva il suo lavoro. Ha avuto un infarto. Ciò che ha scosso le coscienze di molte persone è stato il fatto che i capi ordinarono ai colleghi di continuare a lavorare, nonostante ci fosse il corpo senza vita della donna accanto a loro.

“Siamo un servizio essenziale!” avrebbero detto i capi dell’azienda di call center per incintare i colleghi a continuare a lavorare con la collega senza vita nella sua postazione. La dipendente, identitificata come Inmaculada, lavorava per la compagnia Konecta.

La donna stava svolgendo il suo turno di lavoro quando all’improvviso è crollata sulla sua sedia. Nonostante i numerosi tentativi di rianimarla, la dipendente è morta. Aveva avuto un infarto. Con il corpo coperto della collega, gli altri lavoratori non si sono potuti fermare. I sindacati dell’azienda hanno denunciato la gestione di Konecta per la sua irresponsabilità nel caso.

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La compagnia di call center risponde alle accuse rivolte e si difende strenuamente. Konecta infatti spiega che i dipendenti hanno avuto la possibilità di telelavorare. Potevano salire ad un altro piano, andare a casa o rimanere nella propria postazione. A nessuno è stato detto: ‘stai sulla sedia a rispondere alle chiamate‘”. I capi dell’azienda quindi non avrebbero costretto nessuno a continuare a lavorare.

Quindi ci sono due punti di vista totalmente diversi in questa vicenda. Secondo il sindacato la stragrande maggioranza dei dipendenti ha continuato a lavorare nonostante fossero scioccati da quello che era successo.

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Ci sono volute tre ore dalla morte della donna affinché tutti i dipendenti di Konecta siano potuti uscire dall’edificio e andare via.

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