Tra le varie spese che dobbiamo onorare quotidianamente vi sono anche quelle relative alle bollette delle diverse utenze domestiche di cui disponiamo. Cifre che incidono sul bilancio familiare e che impongono una particolare attenzione sul loro corretto uso. In particolare, è proprio durante il periodo invernale che si registrano un loro aumento di consumo. Un consumo che è direttamente proporzionale al diminuire delle ore di luce naturale a nostra disposizione e al sopraggiungere delle basse temperature. Condizioni che impongono un maggior dispendio economico al fine di far fronte alle più alte necessità di riscaldamento e luce elettrica. Pur mettendo in conto l’aumento della bolletta mensile durante l’inverno, siamo generalmente consci dell’importo che in media essa riporta in base alle nostre personali abitudini domestiche. Ma cosa succede se dovessimo vederci recapitare una bolletta recapitante una cifra di spesa esorbitante? Proprio ciò che è accaduto alla coppia protagonista della nostra storia.
La coppia è originaria di Kilmarnock, in Scozia. Stewart Neely, da sempre particolarmente attento a monitorare l’andamento delle sue bollette, di certo mai avrebbe immaginato quello che gli sarebbe di fatto accaduto. Di notte, gli è stata infatti addebitata una bolletta dall’importo a dir poco stratosferico, pari ovvero a ben 13.000 sterline (quasi 15.000 euro). Sicuri si trattasse certamente di un errore nella registrazione dell’autolettura , lui e la moglie non hanno perso tempo e hanno contattato immediatamente il centro assistenza del loro nuovo fornitore di utenze domestiche. La telefonata però non è andata a buon fine, in quanto l’operatore si è limitato a chiedere loro di correggere semplicemente la lettura.
La coppia, per nulla decisa ad arrendersi, è andata a fondo della questione suscitando l’interesse degli organi di stampa. Ciò sarebbe bastato a smuovere la situazione che ha condotto poi alla definitiva risoluzione del problema.
La moglie Gayle ha dichiarato:
Ho ricevuto una bella telefonata da OVO che mi ha rassicurato su come tutto fosse adesso sistemato. Inoltre, ci hanno aperto un credito di 150£ come gesto di buona volontà.
Alla fine, si è scoperto che un agente del fornitore aveva per puro sbaglio inserito una lettura del contatore della luce al posto di quella del gas. Tale errore avrebbe causato l’emissione della bolletta incriminata. Il dubbio che il lieto fine della vicenda sia dipeso quasi esclusivamente dall’intervento della stampa è più che lecito. Basti pensare al fatto che, il fornitore in questione, lanciato nel 2009 da un commerciante di Kilmarnock e che attualmente fornisce energia a diversi milioni di utenti, non gode proprio di ottime recensioni. Anzi, si è classificato come il secondo peggior fornitore per la qualità del suo servizio clienti.