Come ben sappiamo, trovare un buon lavoro al giorno d’oggi non è un’impresa facile. Nel nostro Paese, tra i vari settori che risentono ormai da tempo di un andamento fortemente negativo, spicca senz’altro quello occupazionale. In particolare, sono i giovani a subire maggiormente le peggiori ripercussioni in tale ambito. Il lavoro è poco, tendenzialmente temporaneo e, quando c’è, molto spesso è sottopagato. Ne sa qualcosa la protagonista della nostra storia, una giovane donna, che ha svolto un colloquio di lavoro davvero poco gratificante ed ingiusto. Vediamo nel dettaglio.
Maysun Valles, in un video pubblicato su TikTok, ha voluto raccontare la propria esperienza vissuta durante lo svolgimento di un colloquio di lavoro. La sua clip racchiude tutta la frustrazione provata nei confronti delle aziende in generale e dei selezionatori del personale.
Queste le sue parole:
“Davvero non capisco. C’è bisogno che le aziende e i capi del personale si rendano conto che le cose sono diverse da come loro le percepiscono. Mi sono candidata per un lavoro di cui non conoscevo la paga, non era specificato nell’annuncio. L’errore è stato mio per aver risposto senza conoscere questo dettaglio, ma non sono responsabile anche di come la pensano nell’azienda.
In base al suo racconto, nei giorni precedenti Maysun aveva partecipato ad una selezione di lavoro presso un’azienda. Il problema riscontrato sarebbe sorto durante le fasi conclusive del suo colloquio. Ovvero, quando è stato affrontato il tema del salario che le sarebbe stato corrisposto.
Era bassa la paga, troppo bassa. Così, quando mi hanno chiesto cosa pensassi del lavoro, ho fatto presente il mio disappunto al riguardo e che non avrei mai accettato a quelle condizioni.
La risposta ricevuta dall’azienda, se da una parte confermava l’effettiva esiguità della paga offerta, dall’altra rimarcava però la necessità di voler collaborare con dipendenti non meramente interessati al vile denaro. Ma spinti e motivati da ben più alti valori. E proprio da qui che nasce lo sfogo di Maysun:
Non so in che mondo vivano queste persone, ma davvero sembra che non sappiano come si vada avanti. In ogni caso, io vivo nel mondo reale e, per pagare qualunque cosa, mi servono i soldi, non la gloria. Nessuno sceglie di aver bisogno di denaro, ma è così e bisogna farci i conti. Non siamo certo noi lavoratori i cattivi della storia solo perché chiediamo di essere pagati per il nostro lavoro, no, non è così che funziona.
Il video della giovane ha goduto di un riscontro davvero significativo: oltre 2 milioni di utenti lo hanno visualizzato. Tutti concordi nel confermare il fatto che le aziende non sappiano, o molto più probabilmente non “vogliano“, rendersi conto delle effettive necessità di una persona. Sarà infatti anche considerato “vile” il denaro ma, è proprio questo vile mezzo di sostentamento che consente a noi tutti di pagare le bollette a fine mese, mangiare, sostenere le spese d’affitto e così via. Non le detta di certo Maysun le regole, né tantomeno nessuno di noi. Ci sono semplicemente imposte dall’attuale società e scappatoie, di fatto, non ve ne sono.
Con la speranza che lo sfogo di questa giovane donna possa davvero sensibilizzare le coscienze di chi, nel tempo, ricoprirà ruoli dirigenziali e magari vorrà cambiare rotta. Una rotta che miri, finalmente, a raggiungere l’obiettivo di un salario più equo e più giusto per tutti. Nulla di più.
@maysunmilk Don’t waste my time #fyp #foryoupage #worklife #jobtips ♬ original sound – maysun