La scuola gioca un ruolo fondamentale nella nostra società. Essa rappresenta, sicuramente, un luogo sacro ed indispensabile per una corretta, adeguata e completa formazione dei nostri giovani. Questi sono chiamati ad affrontare un processo di maturazione e crescita non soltanto da un punto di vista strettamente didattico, ma anche e soprattutto da un punto di vista umano e sociale. Ed in questo ambito gioca un ruolo chiaramente rilevante la figura dell’insegnante.
Sin dagli inizi di ciascun percorso scolastico, l’insegnante acquisisce un peso ed un’influenza tali da riuscire a segnare, nel bene e nel male, la vita di ogni alunno. Egli è per lui un fondamentale punto di riferimento e di sostegno, al di là della mera prestazione didattica. Il potere che l’insegnante esercita sulla mente, l’anima e l’autostima dei suoi alunni va però ben gestito. Cosa che, a quanto pare, non sembra essere accaduta al figlio 18enne di un uomo, protagonista della storia che stiamo per raccontarvi.
Uno studente di nome Fernando ha pubblicato sui vari social network uno screenshot della mail che il padre ha scritto ed inoltrato ad una delle sue insegnanti. In questo lungo messaggio si nota come l’uomo prenda le difese del figlio, ripetutamente definito dalla docente come uno che “a scuola non conta niente“. Di seguito, le testuali parole utilizzate dal padre:
L’altro giorno mi ha scritto dicendo che se mio figlio continuerà così non andrà da nessuna parte nella vita. Che studia poco, che va alle feste, beve alcolici e fuma marijuana. Ovviamente io, come figura paterna, non sono contento di questo comportamento. Vorrei comunque dirle che non tutto nelle vita va studiato. Fernando è un 18enne che sa che ci sono cose nella vita che imparerà solo ‘provando e sbagliando’. Se ho una cosa ben chiara in mente è che quando da ragazzo mio padre mi puniva o proibiva di fare una determinata cosa, io la facevo ugualmente di nascosto.
Esprimendo tale pensiero, il padre ha fatto intendere di essere favorevole al fatto che il figlio apprenda anche al di là dell’ambiente scolastico. Che per lui, in qualità di figura paterna, è importante sostenerlo in un processo di apprendimento che non punti tutto esclusivamente sullo studio. Conclude infine la sua mail chiedendo cortesemente all’insegnante di non riferire più al figlio che non conta nulla.
Le lezioni gliele do io, non tu.
Il tweet ha accumulato più di 80.000 like e numerosi commenti da diversi utenti che hanno sostenuto la posizione del padre di Fernando:
È incredibile come alcuni insegnanti giudichino in base alle apparenze e ti facciano sentire che non vali nulla nella tua vita. Ognuno di noi ha il suo potenziale e non perché non conduciamo una vita uguale a quella di tutti gli altri significa che siamo inutili.
D’altra parte, però, c’è stato anche chi ha valutato tale presa di posizione paterna potenzialmente dannosa per il ragazzo, che dovrebbe essere educato e non “iperprotetto“.
La maggior parte degli insegnanti non dirà nulla. Per uno che si mette in gioco, la risposta del padre è che non gli importa se suo figlio ripete l’anno o fuma canne, che la vita gli insegnerà… Che generazione ci aspetta.