I primi Anni del ‘900 non sono stato affatto facili, motivo per cui moltissime persone vivevano in uno stretto regime di povertà. In quel periodo era davvero difficile portare qualcosa in tavola, figurarsi avere degli abiti puliti e freschi ogni giorno. Per fortuna la fantasia e la creatività sopperivano ciò che il portafoglio non riusciva a coprire. Ecco, dunque, come nel 1930 si realizzavano i vestiti a partire dai sacchi di farina.
Crisi del 1930: la rivoluzione colpisce il settore della moda
Nel 1930 erano davvero poche quelle persone che godevano delle giuste condizioni economiche per potersi togliere ogni sfizio. Spesso si faticava a portare qualcosa di commestibile sulla tavola, motivo per cui non si dava troppa importanza al vestiario.
Facendo appello al proverbio secondo il quale è necessario fare di necessità virtù, si è cominciata a diffondere una moda che avrebbe rivoluzionato il settore degli abiti e dell’abbigliamento. Alcune persone, per lo più donne, hanno quindi dato sfogo alla loro creatività unendo l’utile al dilettevole.
Nei primi anni del Novecento infatti, i sacchi della farina erano realizzati con estrema cura e molto spesso erano ricchi di dettagli e cuciti con del tessuto di alta qualità. Visto il loro successo, le fabbriche si sono specializzate nella creazione di questo prodotto e le donne hanno deciso di impiegarlo per confezionare dei vestiti alla moda.
Quando l’ingegno sconfigge la crisi: sacchi di farina utilizzati per cucire vestiti
Le donne dell’epoca hanno quindi deciso di dare un nuovo risvolto al loro guardaroba utilizzando i sacchi della farina vuoti. Grazie ai tessuti colorati e dalle forme geometriche sempre nuove e accattivanti, sono riuscite a creare abiti, accessori e peluche davvero molto belli.
Questa usanza si è diffusa oltre misura e molte persone mettevano in vista il marchio del tessuto proprio per far capire la qualità del tessuto utilizzato. Durante la crisi legata alla Depressione Economica, molte persone hanno optato per questa scelta. Non solo sono riuscite a risparmiare, ma questo tipo di tessuto ha offerto loro la possibilità di realizzare abiti unici e del tutto originali.
L’argomento è stato trattato da diverse riviste, le quali hanno elogiato la capacità creativa di queste donne. Molte di loro hanno poi cominciato a confezionare questi vestiti non solo per i propri familiari ma anche per i vicini, dando quindi vita ad un’entrata economica stabile per l’intero nucleo familiare. Ecco, quindi, come per la prima volta si può parlare di riciclaggio, un metodo che come sempre dona una nuova vita a chi riesce a sfruttarlo nella maniera giusta.