Ci sono tanti segreti veri o presunti tali che proteggono la stabilità nelle relazioni amorose, e tra gli ingredienti citati più spesso c’è lei, la base: la fiducia. Si tratta di un presupposto essenziale, un elemento che costituisce l’humus di una robusta relazione. In generale, tra due persone che hanno un bel rapporto, la fiducia è fondamentale per costruire uno scambio duraturo. Attrazione fisica e affinità caratteriale non reggono al confronto con l’assenza di fiducia. Un uomo o una donna, senza fiducia, non possono stare bene prima di tutto con se stessi.
Di fiducia si parlerà in questa storia, all’interno di una relazione di cui c’era la sicurezza di tutto quello che si conosceva l’uno dell’altro. L’uomo, uno dei due appartenenti alla coppia, ha scoperto dopo ben 19 anni di matrimonio che sua moglie ha omesso il racconto di una “parte di esistenza” appartenente al passato e che comunque fa parte di lei, del suo percorso di vita.
Nel 1993 Jan sposa Monica, una giovane indonesiana, prima baby sitter dei suoi figli e 15 anni più giovane di lui. Durante le pratiche burocratiche c’erano stati alcuni dubbi sull’identità della donna, ma la copia aveva superato ogni ostacolo e l’unione era stata approvata pienamente. Inizia la vita insieme, con Monica che è madre e sorella maggiore dei figli di Jan, oltre che fedele moglie dell’uomo. I due avevano anche deciso di non avere altri figli, data la presenza dei ragazzi di Jan in famiglia.
Purtroppo, col passare degli anni, Monica ha cominciato frequentare sempre più locali e pub notturni. Jan ha anche trovato messaggi tra lei e altri uomini, avvenimenti che erano stati motivo di litigi furibondi tra i due. Un’amica, un giorno, rivelò a Jan una realtà scioccante: Monica, in passato, era stata un uomo.
Jan, nel dubbio di aver sposato per tanti anni una donna che non era stata sincera con lui, decide di affrontare Monica. Messa alle strette, Monica disse tutta la verità. Era nata biologicamente uomo e successivamente si è sottoposta a un’operazione per cambiare sesso. Non aveva ritenuto necessario rivelare al marito la sua precedente identità, impaurita dalla possibilità di perderlo. La donna, per 19 anni, però, lo ha ingannato fingendo di usare assorbenti, adottando comportamenti che facessero pensare a un apparato biologicamente femminile.
La famiglia intera ha reagito malissimo a tutta questa storia. Infatti è stata avviata una lunga e molto complessa battaglia legale che risale indietro negli anni. Aver mentito, però, non cancella l’amore che è nato tra i due, autentico, vero, senza nessun tipo di ostacolo. Eppure, a volte, l’aspetto psicologico di percepirsi in una relazione con una donna che “prima non lo era” desta disagio. Monica è a tutti gli effetti una donna, dentro e fuori. Ma è stata anche una bugiarda.