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Ritrovato un diario di 64 anni fa di uno studente della scuola sovietica: la calligrafia più bella della storia

Dopo 64 anni è stata ritrovato, all’interno di una casa in Mosca, un diario appartenente a uno studente di quei tempi che, a quanto pare, era ritenuto un perdente. La casa risale agli anni dello stalinismo e conteneva, insieme al diario, molti oggetti del tempo e cimeli introvabili altrove.

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La casa è stata ricontrollata prima di essere ristrutturata. Gli operai infatti avevano il compito di controllare tutta la casa prima di buttarla giù e rifarla. Mentre stavano controllando le finestre, hanno trovato un insolito diario appartenente a uno studente che frequentava la scuola sovietica. Nel diario erano contenuti molti suoi voti che probabilmente aveva nascosto ai suoi genitori

Gli operai hanno deciso di dare il diario alla vicina che, a quanto pare, conosceva la famiglia che abitava li una volta. Lei si chiama Anna Dyachenko ed è colei che ha deciso di condividere le foto del diario sui social per mostrarle a tutti. A quanto pare, il nome dello studente era Margorin Sergei, e in quegli anni, dal 1957 al 58, frequentava la scuola media in Russia.

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Nonostante il tempo, il diario si è perfettamente conservato, mantenendo intatte le scritte che sono ancora leggibili. Proprio grazie a loro possiamo conoscere molte cose della vita di Margorin. Poco dopo aver pubblicato le foto del diario sul web, un parente del proprietario ha risposto dicendo di essere suo figlio: Alexei Margorin.

L’uomo disse che il padre abitava in quella casa dal 1944 e che ai tempi frequentava la scuola media, come si poteva intuire dal diario. I suoi parenti hanno raccontato cose importanti sul proprietario del diario, dicendo che non era, come poteva essere dedotto, un ottimo studente e che amava fare continuamente scherzi.

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Nonostante il suo passato nelle scuole medie, Sergei si è rivelato un ottimo studente nel suo futuro in università. Infatti, da adulto, ha frequentato la facoltà di ingegneria e ha lavorato in un istituto di ricerca a Mosca.

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