Avere dei figli non significa solamente prepararsi per fornirgli tutto il necessario alla loro sopravvivenza, alla loro vita e al loro benessere in generale. Significa anche essere pronti a sostenerli, amarli, donargli affetto e protezione. Un figlio è un amore che dura per sempre, è un patto per la vita dei due genitori in un certo senso.
Una madre australiana però si è totalmente rifiutata di accettare questa “modalità”. Insomma, in altre parole, non approva questo “stile” della maternità che normalmente si afferma nella vita di moltissime altre madri.
La blogger Constance Hall è madre di 6 bambini e, a questo punto, non le resta molto tempo per riposare. Un nuovo approccio – se così possiamo definirlo – le sta risolvendo questo problema di tempistiche da dedicare ai figli.
Tanto per cominciare a risparmiare tempo e risorse, questa “rivoluzionaria” donna di Perth ha smesso di usare i piatti a casa. Rappresentano il momento più complicato e noioso delle faccende domestiche. Per questo motivo tutti i suoi figli mangiano con le mani direttamente dalle pentole e dalle padelle dove si è cucinato.
“I piatti sono la parte peggiore, nutriti con le mani! Spesso metto una grossa pila di verdure insieme a un altro piatto di affettati o di quello che sto preparando”, ha spiegato Constance sul suo blog.
Constance consiglia anche dei pratici picnic come un modo semplice ed economico per liberarsi delle responsabilità. D’altronde, le briciole che cadono serviranno alle formiche, e addio alla pulizia di una tavola. Il giardino “assorbirà” tutto quanto da solo.
Anche riguardo alle abitudini igieniche Constance ha delle abitudini non convenzionali. I suoi figli, infatti, non si lavano tutti i giorni. Il bagno o la doccia viene fatta da ognuno qualche volta a settimana se va bene. Poco importa se a scuola i bambini vanno puzzolenti (stando proprio a ciò che racconta la donna sul suo blog).
Ma c’è un’abitudine davvero strana e a dir poco agghiacciante. Per qualcuno al limite dell’abbandono minorile. Afferma Constance, rivolgendosi ai figli, che dopo le 19.30 “Non sono tua mamma. Io non sono qui. Non sono la tua schiava, sono solo la statua di una donna che un’ora fa ti ha pulito il culo e ora sta bevendo vino chiacchierando al telefono con sua sorella”. Insomma, la donna fa la mamma fino alle 19,30.
Constance ha raccolto tutti questi consigli per un approccio diverso in un articolo intitolato “Chiamami pigro, chiamami povera mamma, ma quando hai sei figli che vivono sotto il tuo tetto, le cose cambiano”. Molti, ovviamente, hanno commentato negativamente le idee contenute nell’articolo. Molti non erano affatto d’accordo con questa visione di mamma-di-professione.
Viene da chiedersi dove sia il padre in questi casi. Con una ricerca su Google si capisce quanto questa coppia seguita da milioni di persone sui social sia davvero… particolare!