Molte persone tendono a giudicare gli altri solamente per il modo in cui si pongono o per il loro abbigliamento. Senza neanche conoscere le persone decidono già come sono e cosa fanno, questo modo di porsi spesso risulta errato perché si sà, l’abito non fa il monaco. Questa ragazza è rimasta scioccata dalla lettera che ha trovato sulla porta del suo appartamento.
Giudicare una persona dal suo abbigliamento o dal suo modo di porsi non è un atteggiamento molto corretto perché molte volte le persone ci sorprendono. Non sappiamo cosa si nasconde dietro una abbigliamento o un atteggiamento. Tutti noi portiamo un bagaglio di esperienze che ci rendono ciò che siamo e se non si conosce tale bagaglio giudicare può essere un errore.
Ana Paula Benatti è una giovane donna di ventiduenne anni, vive ad Iguatemi, comune brasiliano nello stato del Mato Grosso do Sul. Lavora nel reparto di terapia intensiva e ogni mattina esce puntualmente di casa per andare a lavoro e fare tutto al meglio. Un giorno torna nel suo appartamento dopo il turno lavorativo e trova qualcosa che la lascia a bocca aperta.
Trova una lettera sotto la porta, non sa chi l’abbia scritta, la legge e rimane scioccata. Nella lettera viene invitata a vestirsi in modo più adeguato. La ragazza all’inizio decide di ignorare la lettera, ma poi viene assalita dai dubbi e si chiede se possa in qualche modo aver offeso qualche condomino. Riflette e ripensa agli avvenimenti dei giorni precedenti, niente.
Signora del 102, vorremmo che tu avessi il pudore e la decenza di indossare abiti appropriati nei locali comuni. Qui vivono famiglie, quindi per favore abbiate rispetto. Cambia il modo in cui ti comporti in questo posto o parliamo con il proprietario dell’appartamento.
Questo si legge nella lettera. Decide che un tale gesto non deve essere avallato o sminuito, vuole rivendicare la sua libertà di espressione. Decide di pubblicare la lettera e la sua storia sui social e si rivolge ad un legale, vuole scoprire chi ha messo li la lettera. Questa ragazza che non ha mai leso nessuno dei suoi vicini, vuole essere libera di vestire come le piace e comportarsi come meglio crede.
Grazie al suo legale potrà visionare le riprese di sicurezza dello stabile e capire chi sia stato a lasciare questa lettera. Il rispetto deve sempre essere reciproco, nessuno dovrebbe ledere volontariamente chi lo circonda. Questa lettera ha fatto sentire questa giovane ragazza, operatrice sanitaria, a disagio con il suo modo di porsi e vestirsi.
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