Cose Molto Strane

Riprende le pubblicità anni Cinquanta e scambia i ruoli per dimostrare che le cose cambiano

Un originale fotografo libanese, Eli Rezkallah, era seduto con i suoi parenti al cenone di Natale, un momento classico come si vede in tantissime abitazioni. Quella sera, ascoltando i suoi zii discutere, ha avuto l’ispirazione giusta per realizzare un progetto davvero interessante e capace di far riflettere e molto basandosi sul mondo della pubblicità. Il discorso che gli ha fatto scattare l’idea per un progetto artistico riguardava il fatto che le donne dovrebbero comportarsi meglio “come donne”, quindi stando in cucina e occupate nelle pulizie. 

È bastato un attimo per sentirsi indietro nel tempo e per questo motivo il fotografo è andato indietro nel tempo. O meglio, è andato a recuperare vecchie grafiche pubblicitarie che oggi suonano decisamente datate. Ha quindi recuperato vecchie pubblicità degli anni ’40, ’50 e ’60, dove ha scambiato donne e uomini. 

“So che non tutti gli uomini sono come i miei zii, ma sono rimasto sorpreso dal fatto che tali opinioni esistano ancora. Così ho realizzato un progetto in cui assaggiano il loro stesso veleno sessista”. Eli Rezkalla, oggi 31enne, ha iniziato a lavorare all’età di 16 anni come stilista e poi come direttore creativo per diverse sfilate di moda. Oggi è un fotografo commerciale e dirige la rivista Plastik.

Qui di seguito le foto della serie “In a parallel universe”, il progetto del fotografo libanese, che dimostra chiaramente i cambiamenti avvenuti nell’umanità nell’ultimo mezzo secolo. Anche se c’è da sperare sempre per il meglio. Non è mai una parola sprecata quella contro frasi del tipo “Il posto di una donna in cucina”. La pubblicità, d’altronde, cambia insieme ai consumatori.

L’originale recitava: “Falle vedere che è un mondo di uomini”.

Quest’altra: “Se un giorno tuo marito scopre che non controlli la freschezza del tuo caffè…”

“Non preoccuparti tesoro, non hai bruciato la birra.”

“Le donne non escono dalla cucina!”

“È bello avere una ragazza a casa.”

“Sarà più felice la mattina di Natale con Hoover.”