CelesteIl mercato del lavoro offre oggi poche possibilità per emergere e vivere dignitosamente. Purtroppo tra la pandemia da Covid 19 e la crisi generale tutti i prezzi sono lievitati ma non gli stipendi dei lavoratori. Così i giovani si affacciano al mondo del lavoro già scoraggiato per le offerte che gli vengono proposte.
Marco è un ragazzo di 22 anni che ha raccontato la sua esperienza durante un colloquio di lavoro. Si era presentato presso un bar di lusso per discutere delle mansioni da svolgere e delle ore previste dal contratto. La persona con la quale ha parlato il ragazzo ha presentato il lavoro come un’occasione importante da non farsi scappare.
Il giovane, fiducioso e speranza in questo lavoro, era sicuro che con l’offerta propostagli avrebbe potuto guadagnare soldi a sufficienza per essere indipendente. Ma qui viene il bello. Nel momento in cui si doveva parlare della paga mensile, la persona del colloquio fece questa proposta: 8 ore al giorno, sei giorni su sette con uno stipendio di 480 euro.
Nel sentire queste parole, Marco non ha potuto fare altro che rinunciare al lavoro. Svendersi una giornata intera per percepire così pochi soldi significa sfruttamento. E il giovane non è sceso a compromessi.
Tornerà a cercare altro ma di sicuro l’offerta deve essera equa e proporzionale alle ore da svolgere e al tipo di mansioni richieste. Purtroppo questa è una delle tante esperienze di giovani che vengono sottopagati nel mondo del lavoro e molti di loro però si ritrovano invece nelle condizioni di accettare paghe simili perché hanno bisogno di lavorare.
I datori di lavoro dovrebbero rapportare la paga mensile corretta in base alle ore richieste, seguento il contratto nazionale, ma sempre più spesso oggi i giovani hanno enormi difficoltà nel trovare un lavoro dignitoso.
Elena