Per superare le differenze di genere bisogna partire dalla distinzione che si fa fin da piccoli tra giochi per bambine e giochi per maschietti. In realtà non devono proprio esistere queste divisioni in due gruppi perché c’è soltanto quello che piace e quello che non piace, a prescindere dal tipo di gioco in sé. Questo bambino ha voluto dare una lezione ai suoi genitori dopo che hanno mostrato delle perplessità sulla cucina giocattolo che voleva regalata.
I genitori volevano fare un regalo al figlio così hanno chiesto direttamente a lui cosa volesse ricevere. Di tutta risposta il piccolo ha detto che gli sarebbe tanto piacuto avere una cucina giocattolo.
Subito i genitori hanno mostrato la loro titubanza a riguardo, convinti che questa tipologia di gioco fosse destinata principalmente alle bambine. Ma è stato lo stesso figlio a rimproverarli e a dirgli che non c’entra nulla perché lui “voleva solo essere uno chef”.
A rendere nota la notizia è stata la scuola stessa che frequenta il bambino. I genitori hanno mandato la foto e l’Istituto Cepodi ha pubblicato un post su Facebook dove racconta l’accaduto.
“Oggi una mamma ci ha inviato questa foto di uno dei nostri alunni e ci dice: Mio figlio mi ha chiesto una cucina e io e mio marito gli abbiamo detto, sicuro? Una cucina è per le bambine amore mio. Il bambino rispose fermamente: -“Non voglio essere una bambina mamma, voglio essere uno CHEF”. I genitori vergognosi dei loro stereotipi, hanno deciso di investire in un giocattolo da gioco simbolico che promuove l’indipendenza, la creatività e sviluppa la loro intelligenza, comprendendo che il loro bambino è un adulto in formazione. Bravi ai suoi genitori“
Il post su Facebook ha raccolto migliaia di commenti e di Mi Piace come segno di apprezzamento nei confronti di questi genitori che hanno ceduto le loro convizioni superficialmente divisorie tra genere femminile e genere maschile ascoltanto i desideri del figlio.
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