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Riduzione organica naturale

Riduzione organica naturale: come funziona il compostaggio del corpo umano dopo la morte

Con “riduzione organica naturale” si intende il processo tramite il quale il corpo umano, dopo la morte, può diventare compost. La California è l’ultimo Stato degli USA ad aver approvato un disegno di legge per la legalizzazione del compostaggio del corpo umano, prima di lei altri quattro. Lo scopo è quello di offrire ai cittadini un’alternativa ecologica alla tumulazione, alla cremazione o all’imbalsamazione.

Riduzione organica naturale

Recompose è il primo impianto funebre di compostaggio al mondo. Nata nel 2021, è una società che si trova a Seattle, fondata da Katrina Spade. La fondatrice ha ideato un processo innovativo per convertire materiale organico, come il corpo umano, in materiale organico terroso stabile, che non contiene più tracce riconoscibili di resti umani in quanto il cambiamento avviene proprio a livello molecolare.

La procedura consiste nel collocare i defunti in un recipiente d’acciaio e ricoprire il corpo con erba medica, foglie, trucioli di legno e paglia, in modo che rimanga areato. Successivamente, i corpi vengono conservati all’interno dei “vasi esagonali di ricomposizione” riutilizzabili, viene immesso dell’ossigeno e si lasciano agire i microrganismi, per circa 30 giorni, fino al raggiungimento della completa decomposizione.

Recompose

Dal processo si ottiene circa un metro cubo di terriccio, privo di patogeni e residui farmacologici. Per garantire che il materiale sia effettivamente organico, si effettua uno screening di materiali non organici (come pacemaker, otturazioni metalliche, articolazioni artificiali, ecc…). Il terriccio si riconsegna poi alla famiglia che potrà decidere il luogo in cui disperdelo, in natura o anche nel proprio giardino.

Vantaggi della riduzione organica naturale

Si tratta di un processo innovativo per gli esseri umani, ma molti allevatori ne sono a conoscenza da decenni perché il procedimento è utilizzato per il bestiame. Anzi, è proprio da qui che nasce l’idea del compostaggio del corpo umano. È un metodo più ecologico e che soddisfa maggiormente i criteri della sostenibilità ambientale rispetto alla cremazione. Quest’ultima, infatti, per ogni corpo libera nell’aria circa 400 kg di anidride carbonica e diverse sostanze inquinanti. Permette inoltre di ridurre l’impatto delle emissioni causate dalla produzione di bare in legno e metallo. In aggiunta, eviterebbe l’inquinamento del terreno da parte dei liquidi chimici utilizzati per l’imbalsamazione (pratica comune negli USA).

Recompose

Per ultimo, ma non meno importante, bisogna considerare il rafforzamento dei cicli naturali e la connessione con la natura, il tornare ad essere “una parte del tutto” e permettere la crescita di nuova vita attraverso il proprio corpo.