Mettere al mondo un figlio, crescerlo ed allevarlo secondo la propria scala di valori costituisce, senz’altro, uno dei più grandi privilegi che una persona possa mai esercitare. Un privilegio, ma anche un vero e proprio impegno da dover mantenere per tutto il percorso di crescita del bambino stesso. Al giorno d’oggi, seppur passi in avanti rispetto al passato siano stati effettivamente compiuti, ancora molto deve essere fatto in materia di riconoscimento di diritti nei confronti della comunità LGTBI. Soprattutto, per quanto concerne i diritti inerenti alla questione della genitorialità delle coppie trans, molto spesso vittime di veri e propri pregiudizi. Incurante di qualsiasi possibile critica, in tal senso, è stato il protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. La storia di un padre trans che, in procinto di procedere al suo cambiamento di sesso, ha deciso prima di portare a compimento la sua gravidanza. Approfondiamo insieme.
Rodrigo Brayan da Silva, un 33enne di origine brasiliana ha voluto portare a termine la sua gravidanza prima di procedere con l’intervento previsto per il suo cambio sesso. Al portale web di notizie brasiliano G1, Rodrigo ha dichiarato:
Ho sempre immaginato come sarebbe stata la sua faccia, abbiamo passato nove mesi ad aspettare quel momento.
Il papà della piccola l’ha portata in grembo per tutta la gravidanza. Essa è terminata con il parto avvenuto il 6 aprile scorso nella città di Montes Claros, a nord di Minas Gerais.
Ne è valsa la pena, perché oggi ho la famiglia che ho sempre sognato e che non ha prezzo. Voglio essere sempre presente, cambiarle i pannolini, farle il bagno.
Ellen Carine da Silva Maciel, una donna trans di 25 anni, è la madre della bimba. La donna non ha mai lasciato solo Rodrigo per tutta la durata della sua gravidanza.
Era di 39 settimane, la data presunta parto era prevista per il 12. Siamo rimasti sorpresi, una volta giunti in ospedale, di apprendere che fosse in procinto di partorire. È stato necessario assumere farmaci per indurre il travaglio e così poi sono iniziate le contrazioni.
Ecco come è venuta al mondo la loro piccola Izabella Victoria.
La madre ha raccontato:
Appena nasce un bambino, lo si mette in contatto con il corpo umano e abbiamo deciso che questo primo contatto sarebbe avvenuto con me, che sono la madre. Dopo il taglio del cordone ombelicale, l’ho stretta tra le mie braccia e l’ho tenuta con me per un’ora. Tutto quello che stava accadendo sembrava una favola magica, il personale dell’ospedale è stato incredibile. Eravamo tutti commossi.
Rodrigo ha continuato il suo racconto ricordando tutto il sollievo provato nel momento in cui ha potuto abbracciare sua figlia. Non vedeva l’ora, insieme alla sua compagna, di portare la bambina a casa per circondarla d’amore e di attenzioni.
Volevo essere il padre che non ho mai avuto per mio figlio So che è difficile crescere un bambino, ma so anche cosa vuol dire essere figlia unica. Mi sono sempre sentita molto sola. Ne avremo presto un altro, alla fine di quest’anno. Rifarei tutto questo subito.