Essere genitore è una “qualifica” che non si esaurisce semplicemente nel generare e mettere al mondo un figlio. La sua vera essenza si esplicita nella pura consapevolezza che non esistano limiti, paletti od ostacoli abbastanza ardui da impedirgli di fare tutto il possibile per il bene delle proprie creature. Un concetto questo molto bene espresso dal lavoro compiuto da un fotoreporter, GMB Akash. Con un semplice post pubblicato sul suo account Facebook, l’uomo è riuscito a commuovere milioni di utenti. Un post incentrato sulla narrazione della storia di un padre che, pur di garantire una buona e degna istruzione alle figlie, ha lavorato ininterrottamente ogni giorno della sua vita. Approfondiamo insieme ogni dettaglio di questa vicenda.
Il post del fotoreporter è incentrato sul racconto che fa questo padre per spiegare cosa, nei limiti delle sue possibilità, abbia cercato di fare per garantire un futuro sereno alle proprie figlie.
Non avevo mai detto alle mie figlie quale fosse la mia occupazione. Temevo potessero vergognarsi di me. Quando la minore mi ha chiesto cosa facessi le ho risposto genericamente che avevo un lavoro… Prima di tornare a casa mi fermavo in qualche bagno pubblico per fare una doccia, in modo che le mie figlie non potessero capire da dove venivo.
Ed ancora:
Voglio che la gente le rispetti e non le guardi dall’alto in basso come hanno fatto con me. In tanti mi hanno umiliato nel corso della vita. Ogni centesimo che sono riuscito a mettere da parte è stato destinato alla loro istruzione. Non mi sono mai comprato una maglietta nuova, ho sempre acquistato libri per loro. Voglio che siano rispettate. Io faccio le pulizie.
Il racconto dell’uomo prosegue ricordando nello specifico uno fra i momenti più difficili che abbia vissuto. La figlia minore doveva iscriversi all’università e lui non possedeva il denaro necessario per consentirle l’iscrizione. Ricorda benissimo come si sia sentito in quel momento: un fallito. Disperato all’idea di dover confessare alla figlia la sua impossibilità di aiutarla, questo padre ha trovato non solo conforto, ma anche un concreto aiuto dai suoi colleghi di lavoro.
Dopo il lavoro, tutti i miei colleghi mi hanno offerto quello che avevano guadagnato per quel giorno. Quando ho detto che non potevo accettare mi hanno detto che avrebbero preferito patire la fame pur di sapere nostra figlia all’università. Non sapevo cosa altro dire.
Quel giorno, l’uomo è tornato a casa vestendo ancora i panni di addetto alle pulizie. Presto la figlia conseguirà la laurea, un’altra lavora part-time e altre tre impartiscono ripetizioni. Vorrebbero che il padre smettesse di lavorare. Lo accompagnano a lavoro e non si dimenticano mai di portare qualcosa da mangiare a lui e ai suoi colleghi. E alla domanda del perché si disturbino tanto, la figlia prossima alla laurea risponde in questo modo:
Avete avuto fame per un giorno per permettermi di essere quello che sono oggi. Pregate perché possa portarvi ogni giorno qualcosa da mangiare.
Il racconto di questo padre si conclude così:
Oggi non mi sento più povero. Come potrei con delle figlie così!