Cose Molto Strane

Non indossa il reggiseno e riceve un richiamo a lavoro: lei denuncia i suoi capi per molestie (VIDEO)

In base al contesto che si frequenta, il buon senso e il decoro suggeriscono di indossare dei capi d’abbigliamento adeguati e consoni al luogo dove si va. Che sia un ambiente scolastico, lavorativo o una serata con amici, ogni posto richiede un dress code adatto. Non esiste una regola scritta ma è implicito che in un luogo di lavoro non si va vestiti come ad una serata in discoteca per esempio. Di contro però ognuno di noi ha la libertà assoluta di poter indossare i capi che preferisce. O, come in questo caso, di non indossare. Infatti la protagonista di questa storia ha suscitato clamore dopo aver pubblicato un video su TikTok e aver raccontanto di essere stata richiamata a lavoro perché non indossava il reggiseno.

Lei si chiama Claire Cochran, una studentessa di giurisprudenza di 20 anni che lavora a New York. La ragazza ha voluto rendere noto sui social un fatto che le è accaduto a lavoro. Infatti lei afferma di aver ricevuto un formale richiamo a causa del suo abbigliamento perché distrae i colleghi. Nel particolare la causa è che Claire non indossa il reggiseno.

Così di contro ha voluto reagire a questo richiamo accusando a sua volta i suoi datori di lavoro per molestie sessuali. Su TikTok infatti spiega che è “illegale per un datore di lavoro discriminare qualsiasi individuo sotto la categoria protetta del sesso”. 

Claire ha voluto inoltre riprendere e condivdere il suo abbigliamento proprio nell’ambito lavorativo mostrando a tutti che non si vede assolutamente nulla del suo seno e che il suo non è un outfit indecoroso.

La ragazza non ha nessuna intenzione di fermarsi e porta avanti il problema che le si è presentato.  “In teoria, un codice di abbigliamento potrebbe richiedere alle donne di indossare reggiseni, ma solo se fosse altrettanto costoso o ingombrante per gli uomini” – dice Claire su TikTok.

Il suo video ha fatto molto scalpore e ha creato un vero dibattito. Claire sui social riceve intanto il sostegno e la solidarietà di molti utenti del web.

Voi che ne pensate?

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