Ha rifiutato di lavarsi per più di cinquant’anni convinto che la pulizia lo avrebbe fatto ammalare. Amou Haji, soprannominato l’uomo più sporco del mondo, è morto domenica 23 ottobre 200 nel villaggio di Dejgah, in Iran.
La notizia della morte dell’eremita iraniano è stata diffusa dal Guardian che ha sottolineato che l’uomo non si lavasse dal 1954.
Di lui si sapeva poco. Viveva in una buca che si era scavato da solo, si nutriva mangiando carne di porcospino, beveva l’acqua delle pozzanghere e coltivava una sola passione: fumava la sua amata pipa con dentro gli escrementi di animali.
La parte curiosa della sua morte è che è avvenuta in seguito a un bagno fatto dagli abitanti del villaggio che dopo anni e anni finalmente lo avevano convinto.
Su Amou Haji si sono fatte diverse ipotesi sul perché avesse preso la decisione di non lavarsi. La più accreditata riguarda una pena d’amore per una donna. Successivamente lui raccontava di non voler toccare acqua e sapone invece per paura di ammalarsi.
Dopo la morte dell’eremita iraniano il primato di uomo più sporco del mondo passa a Kailash “Kalau” Singh, un uomo originario di un villaggio fuori dalla città santa di Varanasi che sostiene di non lavarsi da più di 30 anni. Il motivo che spinge Kalau a non lavarsi è per mettere in luce “tutti i problemi che l’India deve affrontare”.