ElenaLa madre surrogata è colei che porta a termine una gravidanza per conto di altri. Queste donne si prestano a condurre una gravidanza fino al parto, per conto di persone che, per diversi motivi, non possono avere figli. Tale atto non è consentito ovunque, ogni stato ha una propria legislazione. In Italia, ad esempio, la legge vieta a qualsiasi donna di diventare una madre surrogata. Oggi vi raccontiamo la storia di una madre surrogata che, dopo essere rimasta incinta di due gemelli, scopre che i genitori adottivi si sono pentiti.
Generalmente, fra la madre surrogata e la coppia o il singolo che richiede la surrogazione è presente un ben preciso accorso sancito da un contratto di surrogazione. Tale contratto varia in base alla legislazione vigente in quel paese. Nei paese in cui la surrogazione di maternità è consentita esistono delle agenzie che hanno il compito di mettere in contatto la mamma e i genitori richiedenti. Cathleen conosce bene tutte queste pratiche, è una madre surrogata esperta. Questa donna ha 30 anni e vive in Canada con il marito e quattro figli.
Da quando ha 17 anni Cathleen fa la madre surrogata e ha già portato a termine nove gravidanze. Alice e James, una coppia britannica, entrarono in contatto con Cathleen e le chiesero di essere la loro madre surrogata, la donna accettò volentieri. La fase della maternità è sempre stata un’esperienza di gioia pura per la trentenne. Ma Cathleen non si aspettava che la coppia poco prima del parto si tirasse indietro.
Durante l’ottava settimana di gravidanza la donna scopre di aspettare due gemelli, ed anche i genitori adottivi sembrano contentissimi di questa notizia, poi qualcosa cambia. La coppia smette di mandare i contributi economici, previsti dall’accordo, e i rapporti diventano sempre più sporadici. Cathleen scopre solo in seguito che James e Alice si sono separati, ma dicono di volere comunque i bambini, quindi i rapporti riprendono come previsto. Però alla ventisettesima settimana di nuovo i rapporti si fanno freddi e sporadici, ed alla fine i due dicono alla donna di non voler più i bambini.
Cathleen resta scioccata dalla notizia, ha già 4 figli non può prendersi cura di altri due bambini. Poi succede qualcosa di inaspettato, un loro amico li contatta dicendo che una coppia di suoi conoscenti è alla disperata ricerca di un’adozione in breve tempo. Si chiamano Sophie e Vincent e Cathleen decide di conoscerli, non vuole affidare i piccoli a due sconosciuti. Da subito conquistano la sua fiducia e decidono di avviare tutte le pratiche burocratiche. Tutto procede senza intoppi e i due nuovi genitori adottivi ottengono anche il consenso legale.
Cathleen entra in travaglio prima del termine, alla trentatreesima settimana di gravidanza. Ma tutto procede nel migliore dei modi, ed è contentissima di presentare i due neonati ai loro nuovi genitori. Sophie e Vincent hanno scelto come nomi Claire e David ed ora vivono felici e sereni tutti e quattro insieme.
Quando vengono presi accordi precisi, andrebbero rispettati soprattutto perché parliamo di bambini non di oggetti. Fortunatamente tutto si è risolto per il meglio per i due piccoli.
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Celeste
