Cose Molto Strane

L’insegnante pensa che la festa del papà non dovrebbe esistere, meglio la festa della “persona speciale”

Parliamo di “festa del papà” e non a caso, dato che oltreoceano e nei Paesi latini si festeggia a giugno, il 20 del mese per la precisione. Come ben sappiamo, in occasioni di queste festività che coinvolgono attori importanti della propria famiglia, nelle scuole primarie i bambini preparano degli elaborati dedicati ai genitori che vengono richiesti in classe dall’insegnante. L’eccezione, però, arriva dalla Spagna dove un insegnante è stato oggetto di aspre critiche dopo aver dichiarato che la ” festa del papà” non dovrebbe esistere. Ovviamente non poteva non sollevarsi un polverone dopo questa dichiarazione sui social.

festa del papà scuola

Un’insegnante di Siviglia è stato un vero e proprio caso mediatico per via delle polemiche che ha suscitato sui social. Cosa ha fatto l’insegnante? L’uomo ha inviato un audio al gruppo con tutti i genitori dei suoi alunni in cui ha avvertito che non chiamerà più “Festa del papà” (il 19 marzo nello specifico, la festività europea) ma “Giornata della persona speciale”. Il perché? L’ insegnante, afferma che ora ci sono famiglie con una sola mamma o “due mamme o due papà”. Per questi motivi la festività suonerebbe antiquata nella forma con cui si annuncia.

L’audio, ovviamente, è subito diventato virale attraverso grazie al video su TikTok pubblicato da Ramón Moreno, padre di due figli, dal suo profilo “ramondady”. Moreno afferma che, a suo avviso, “c’è molto odio contro gli uomini”. Nel video, infatti, sembra davvero sconvolto. Si dice nel video che ha contribuito alla diffusione della notizia: “I piccoli devono portare la foto di una persona speciale. Possono scegliere dalla famiglia, o per esempio un cugino. Una foto di un papà e una mamma. Una foto della mamma da sola”, dice l’insegnante nell’audio.

La casella dei commenti al video si è rapidamente riempita di utenti che raccontavano i loro ricordi della festa del papà nelle scuole e di come l’hanno celebrata. Molti si sono mostrati nostalgici con i propri ricordi di questa festa. L’ideale, per alcuni, sarebbe semplicemente ricordare qualcuno di speciale della propria famiglia, una figura importante per la propria crescita.

Insomma, la critica dell’insegnante è stata accolta in modi molto differenti. Alcuni l’hanno trovato esagerato ma molti altri hanno accolto l’idea della “persona speciale” come qualcosa per esprimere meglio i sentimenti e le sensazioni dei bambini. Non tutte le famiglie, appunto, sono uguali, non solo per il fattore monogenitoriale o omogenitoriale. Ma soprattutto per come ci si rapporta all’interno delle mura domestiche. Non tutti sono “la famiglia del Mulino Bianco”.