Sono molti i trucchi casalinghi per evitare sprechi, questi ci aiutano non solo per semplificare alcuni azioni quotidiane, ma aiutano anche il pianeta. Infatti riutilizzare gli oggetti, quando possibile, riduce notevolmente il volume di rifiuti. Oggi vi sveliamo un piccolo segreto, uno dei trucchi della nonna, che non tutti conoscono. Le spugne vecchie non vanno buttate, infatti le possiamo riutilizzare in giardino per diversi scopi, scopriamo insieme quali sono.
Tutti noi abbiamo in casa almeno una spugna da buttare, ma farlo sarebbe un grave errore, infatti possiamo riutilizzarle per dare nuova vita al nostro giardino. Oltre ad essere molto morbide e flessibili, possono trattenere l’umidità in modo ottimale. Vi sveliamo 4 metodi per riutilizzare le vecchie spugne di casa. Siete pronti a scoprirli? Cominciamo.
1. Riproduzione delle talee in bottiglia
Per prima cosa dobbiamo prendere le spugne e disinfettarle a dovere, per evitare che batteri o funghi contaminino la pianta. Per fare ciò basterà usare l’acqua ossigenata, facendo attenzione a lavare bene la spugna dopo la disinfezione. Successivamente tagliamo la spugna in piccoli pezzi, e prendiamo una bottiglia di plastica tagliata a metà. Mischiamo i pezzi di spugna con del terriccio idoneo alle talee. Intanto foriamo la base della bottiglia, consente un drenaggio ottimale. Poniamo il mix di terriccio e spugna nella bottiglia e posizioniamo le talee, chiudiamo tutto in una busta di plastica, quelle della spesa sono perfette, e vaporizziamo dell’acqua a suo intenro. Grazie alla busta esterna si crea il microclima ottimale all’interno della bottiglia. Dopo due mesi le talee avranno delle radici forti e robuste, e potranno essere messe in vaso.
2. Riproduzione delle talee in spugna
Per questo metodo dobbiamo avere delle talee lunghe almeno 10cm. Dopo aver disinfettato la spugna con acqua ossigenata, ed averla lavata bene, la incidiamo a metà, senza che le due parti vengano separate completamente. Avvolgiamo la parte finale delle talee nella spugna e mettiamo il tutto in un bicchiere con un paio di centimetri di acqua. Dopo due settimane, controlliamo le radici e la loro crescita. Per poter essere messe in vaso, devono essere lunghe almeno 3cm. Se non fossero sufficientemente lunghe, ricoprire la base della talea con la spugna ed aspettare qualche giorno.
3. Germinazione dei semi
Dopo aver disinfettato e lavato accuratamente la spugna, inciderla a metà, senza dividere del tutto le due parti. Posizioniamo i semi nella spugna e delicatamente chiudiamola con un elastico, senza stringere troppo. Poniamo il tutto in un contenitore con un paio di centimetri di acqua sul fondo e chiudiamo. Dopo circa due settimane apriamo la spugna per vedere i piccoli germogli crescere. A questo punto possiamo piantare tutto in un vaso ed aspettare che la pianta fiorisca.
4. Riproduzione dalle foglie
Per questo metodo bisogno essere sicuri che le foglie che andremo ad utilizzare siano idonee. Dopo aver disinfettato e lavato la spugna, incidiamolo a metà e posizioniamo le foglie che abbiamo scelto al suo interno. Chiudiamo delicatamente la spugna e posizioniamola all’interno di un contenitore con un paio di centimetri di acqua. Dopo circa 30 giorni possiamo valutare se le nostre foglioline hanno creatao delle radici. Se si, possiamo passare allo step successivo, ossia metterle in vaso.
Sono stati utili questi consigli su come dare una seconda vita alle vecchie spugne? In alcuni casi riciclare è possibile, fa bene a noi, al pianeta ed al portafoglio.
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