Accade in Giappone: una coppia di sposi, incapace di accordarsi sul cognome unico da assumere in seguito al matrimonio, ha raggiunto un giusto compromesso. I due hanno, infatti, accettato di divorziare e risposarsi ogni tre anni per utilizzare a turno il proprio cognome.
Secondo una legge vigente in Giappone, marito e moglie devono concordare l’acquisizione di un unico cognome, valido per entrambi i coniugi, in seguito al matrimonio. Nessun problema in caso di comune accordo, ma che fare quando le opinioni in merito sono divergenti? Questo è stato l’interrogativo che si è posto una giovane coppia della città di Hachioji, periferia di Tokyo una volta convolata a nozze. La moglie era intenzionata a mantenere il proprio cognome da nubile, contrastando, di fatto, il volere del marito per nulla d’accordo. Dopo averne discusso insieme per un pò, i coniugi hanno trovato una soluzione al loro problema.
La donna, di professione impiegata, ha di recente riferito al quotidiano giapponese “Mainichi“:
Mio marito (all’epoca dei fatti fidanzato) riteneva che fossero le donne a dover assumere il cognome del futuro marito. Ma io non ero affatto d’accordo e quindi ne abbiamo discusso tra noi.
Confidandosi con gli amici e manifestando loro tutta la frustrazione per questa situazione, la donna ha fatto una scoperta davvero interessante. Ha saputo, infatti, che un’altra coppia di sposi con il loro stesso problema vi ha posto rimedio divorziando periodicamente, risposandosi ed adottando a turno il proprio cognome.
Ed ecco che nel 2016 la coppia si è sposata per la prima volta, adottando il cognome del marito per i primi tre anni di matrimonio. Poi, nel 2019, hanno divorziato per poi risposarsi subito dopo, questa volta assumendo il cognome da nubile della moglie. È in programma, a luglio, un altro divorzio, con successivo matrimonio e il ritorno al cognome del marito.
Tuttavia, se l’escamotage ha consentito il superamento della controversia fra marito e moglie, ciò non toglie che vi siano altri problemi di diversa natura. Ad esempio, quando si ha a che fare con documenti e procedure burocratiche non sempre scorre tutto liscio.
Per quanto possa apparire complicata come decisione, per questi sposi non era contemplabile nessun’altra soluzione. Sarebbero potuti anche andare all’estero e sposarsi con i rispettivi cognomi, chiedendo poi al tribunale giapponese di riconoscere di fatto il loro matrimonio. Ma hanno considerato che la loro scelta fosse la più semplice.