L’educazione ed il rispetto sono atteggiamenti fondamentali in una società civile. Tutti noi dovremmo ricordarci questi concetti fondamentali, ogni volta che entriamo in contatto contatto con qualcuno a prescindere dal contesto in cui ci troviamo. Le norme di comportamento ci vengono insegnate in casa, dai genitori o in generale dai parenti. Un altro luogo fondamentale per i giovani ed i bambini, per imparare l’educazione ed il rispetto è la scuola. Ma paradossalmente, è proprio il questo ultimo luogo che i ragazzi sono spesso maleducati ed aggressivi. Uno studente bolognese minaccia la sua docente, perché gli aveva messo una nota.
Siamo a Bologna in un istituto superiore, il 23 febbraio è un giovedì come tanti altri. Gli studenti sono intenti a seguire la lezione, quando uno di loro, un quindicenne, inizia a cantare. Non è l’ora di educazione musicale, quindi il cantare dello studente disturba la lezione.
La docente richiama verbalmente il giovane, invitandolo a smettere di cantare perché disturba il normale svolgimento della lezione. Ma il ragazzo non sente ragioni e continua imperterrito a cantare la canzone. La docente prova nuovamente con un richiamo verbale, ma nulla cambia.
Dopo diversi tentativi si vede costretta a prendere una decisione drastica ed avvisa il ragazzo, che se non avesse immediatamente smesso di cantare gli avrebbe messo una nota disciplinare. Il ragazzo immediatamente smette e si alza di scatto dalla sedia.
Si dirige verso la cattedra della docente, e dopo essere arrivato a pochi centimetri dalla donna, la minaccia dicendole:
Se mi mette una nota, la informo che so quale è la sua auto.
La docente sentendosi minacciata, avvisa immediatamente la dirigente scolastica, la quale chiama il 112. Una pattuglia si dirige all’istituto e conducono il ragazzo e i genitori in questura dove viene formalizzata la denuncia nei confronti del giovane.
Questi atteggiamenti dovrebbero assolutamente evitati, preferendo un confronto civile e cortese.
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