La Disney, storica e celeberrima multinazionale statunitense che opera nel settore della comunicazione e dell’entertainment, è da oltre un secolo pilastro fondante della nostra infanzia. L’azienda, però, starebbe per subire un colpo senza precedenti. In breve tempo, precisamente nel 2024, è previsto che perda i diritti esclusivi sul suo più iconico e storico personaggio: Topolino. Sarebbero, di fatto, in scadenza i diritti d’autore. Dunque, dopo ben 95 anni di appartenenza alla Disney, l’emblema stesso dall’azienda entrerà nel pubblico dominio nel giro di un paio d’anni.
Da quel momento in poi, chiunque sarà autorizzato ad utilizzare il personaggio per creare nuove storie aventi lui come protagonista. Ciò nonostante, sebbene l’uso di Topolino non avrà limitazioni, sono previsti diversi aspetti da considerare. Fra questi, quelli che potrebbero violare la proprietà della Disney e, quindi, essere coinvolti in problemi di copyright.
Daniel Mayeda, direttore associato della Documentary Film Legal Clinic presso l’Università della California, ha spiegato al quotidiano britannico The Guardian che, qualora eventuali nuove creazioni dovessero essere realizzate in modo da rendere palese il collegamento alla Disney, l’azienda potrebbe adottare azioni legali.
Queste le sue parole:
Si può utilizzare il personaggio di Topolino nella sua creazione originaria per creare a propria volta personali storie inerenti al personaggio. Ma se lo si fa in un modo tale che faccia pensare alla Disney, allora, in teoria, la Disney potrebbe protestare per violazione del suo copyright.
La prima apparizione di Topolino risale al 1928 nel film d’animazione Steambot Willie , una produzione inedita per quel periodo, in quanto presentava cartoni animati con audio sincronizzato. Da allora, Topolino non è diventato solo un’icona dell’animazione. Esso rappresenta, infatti, l’emblematico e simbolico volto di un’azienda in forte crescita, destinata a divenire una delle più potenti del settore.
Le fattezze fisiche della versione più antica di Topolino erano estremamente diverse da quelle attuali che noi tutti ben conosciamo. Le sue mani e le sue gambe, ad esempio, erano più snelle e il suo naso più lungo ed appuntito. Inoltre, i suoi occhi erano solo dei puntini neri.
Il fatto che la figura di Topolino diverrà di pubblico dominio, consentirà alle persone di sfruttarlo come una propria creazione, senza dover pagare alcun tipo di compenso alla Disney. Ma occorre comunque effettuare una precisazione. Verranno rilasciati, solo ed esclusivamente, i diritti inerenti la prima apparizione originaria del personaggio e non quelle relative alle diverse varianti che si sono succedute negli ultimi 95 anni.
Altro recente e significativo rilascio di copyright ha riguardato il personaggio di Winnie the Pooh. L’orsetto, dopo essere diventato di pubblico dominio, avrà un film horror intitolato “Winnie the Pooh: Blood and Honey“, diretto dal regista Rhys Waterfield.