Cose Molto Strane
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Inventati droni autonomi anti disboscamento: lanciano semi capaci di piantare fino a 40.000 alberi al giorno

Il riscaldamento globale e la crisi climatica sta creando al mondo non pochi problemi, cosa non affatto da ignorare. Tra i tanti problemi c’è quello della perdita della biodiversità, che cos’è?

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Si tratta di una condizione che si crea quando mancano varietà e variabilità di organismi viventi e sistemi ecologici collegati tra loro. Ad ovviare a questo problema è la società tecnologica di AirSeed.

È stata creata infatti una tecnologia che ha l’obiettivo di risolvere il problema sopra spiegato e aiutare il riprodursi di micro organismi. L’azienda ha sviluppato dei droni dotati di un’intelligenza artificiale in grado di spargere semi progettati per essere lanciati in aria sul terreno.

Ciascun drone è in grado di piantare oltre 40 mila baccelli di semi al giorno e sono in grado di volare in maniera autonoma. Ma di cosa si tratta nello specifico?

AirSeed è una start-up australiana che ha creato droni che sono in grado di piantare semi per 40.000 alberi al giorno, combattendo così la deforestazione. Incredibile vero?

La nuova tecnologia è un binomio di intelligenza artificiale e scienza. Questo metodo sarebbe fino a 25 volte più efficace dei metodi tradizionali.

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I baccelli di semi brevettati sono una soluzione a basso costo e a basso impatto per il rimboschimento delle specie autoctone e forniscono numerosi nutrienti, minerali e altre aggiunte supplementari, tutti necessari per lo sviluppo delle piantine, ma potrebbero non essere disponibili in abbondanza nel terreno in un luogo di impianto.

Questo è ciò che viene dichiarato nel sito stesso dell’azienda. 

I voli prodotti da AirSeed sono progettati per funzionare con soli due passaggi: il primo round di voli viene effettuato per monitorare il terreno e analizzare le specie vegetali presenti nella zona, questo per creare un impianto ottimale.

Il secondo volo lancia direttamente i semi sul terreno. Una volta piantati tutti i semi, i ricercatori continuano a utilizzare i droni per piantarne altri e per rilevare e valutare i cambiamenti nel tempo, contare le chiome degli alberi e calcolare la biomassa.

“Questo aiuta a monitorare e segnalare accuratamente i tassi di crescita e, in definitiva, il successo del progetto di riforestazione/rivegetazione” conclude l’azienda.