Cose Molto Strane

Grazie a questa donna una coppia gay milanese ha avuto la propria bambina: il racconto della mamma

Becky, una donna americana, ha dato alla luce il suo settimo figlio, sei dei quali come madre surrogata. L’ultimo bambino partorito dalla “belly mommy” – che significa mamma di pancia, ovvero, una madre che si mette a disposizione per la gestazione di un figlio altrui – è andato a una coppia di papà milanesi, desiderosi di allargare la loro famiglia. Tale operazione è avvenuta all’estero dato che in Italia non risulta ancora legale un’adozione del genere, oltre che la stessa maternità surrogata. 

La bimba è nata in California, ed è a tutti gli effetti la figlia dei due papà anche a Milano, dato che è stata correttamente registrata all’anagrafe. Tale registrazione è avvenuta poco prima che al Comune venisse imposto lo stop alle trascrizioni che riguardassero figli di genitori dello stesso sesso. La coppia milanese hanno conosciuto Becky tramite un’agenzia specializzata ed è così che avvenuto questo bellissimo gesto, conclusosi anche con una graditissima sorpresa.

Per quanto riguarda la scelta delle parti coinvolte in questo accordo che prevede la maternità surrogata di Becky, la coppia racconta: “ci hanno proposto diversi profili. E lo stesso è avvenuto con Becky. Ci siamo scelti a vicenda e ci siamo conosciuti in videochiamata”. 

Questo tipo di pratica, legale in alcuni Paesi del mondo, non è quella che alcuni definiscono “una questione di soldi”, un becero affitto del proprio corpo. Si tratta di aiutare delle persone per una questione molto delicata come quella di un figlio. C’è chi non può averli in nessun modo, c’è chi vorrebbe crescere e accudire un neonato ma non ha la struttura biologica per averli (il caso della coppia di uomini è lampante!). 

becky belly mommy coppia milanese

Spiega la stessa Becky in un’intervista: “Ci sono molti requisiti da avere, oltre alla semplice autorizzazione da parte dei medici dopo un accurato screening fisico e psicologico, per diventare una “belly mommy“. Ad esempio lo status finanziario e il reddito della famiglia, la presenza di eventuali sussidi del governo, l’essere già genitori e altro. La maternità surrogata negli Usa è realtà da decine di anni e tutte le parti coinvolte sono estremamente tutelate, nulla è lasciato al caso. Chiunque pensi che essere una surrogata sia un ’guadagno facile’ è nel torto. È un impegno enorme, farlo per soldi sarebbe molto irresponsabile e pericoloso per il bimbo”.

Per una coppia di uomini del sud dell’Inghilterra, la donna ha anche rifiutato la cifra da corrispondere di 15mila sterline. Già, perché questa donna ha partorito diversi bambini per altre coppie che desideravano essere genitori ma che, per diversissimi motivi, non potevano esserlo con un loro neonato.

Ovviamente, Becky non pensa come “suo” nessuno dei bambini nati per altri, tranne a suo figlio Levi, anche se sono tutti biologicamente suoi. Ma ci sono cose che vanno oltre il livello biologico, come negarlo.

I bambini partoriti da Becky, a parte suo figlio, il primo di tutti e l’unico che è parte della sua famiglia, sono ben sette. Levi, sette anni, suo figlio, nato nel 2010. Il secondo è andato a una coppia etero non fertile, ed è nata nell’agosto 2011. La terza, una bambina, è andata a una coppia di papà gay, ed è nata nel 2012. Altri due per due coppie etero, rispettivamente 2014 e 2015. Il sesto e il settimo a due coppie gay, tra il 2020 e il 2022.