Cose Molto Strane
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Gli alieni potrebbero usare comunicazioni quantistiche per mettersi in contatto con la Terra alle nostre spalle

Gli alieni esistono o no? E se esistono sono mai arrivati sulla Terra? I cerchi disegnati nel grano sono davvero opera loro?

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Da anni ormai ci si interroga sempre sulle stesse cose, ma ora la scienza e i ricercatori hanno fatto passi avanti sull’argomento. Nuove scoperte sono all’ordine del giorno. Si sta studiando l’universo anche con la disciplina della fisica quantistica.

L’idea di base della fisica quantistica è lo “studio della materia e dell’energia al livello fondamentale”. Questa scienza cerca di scoprire le proprietà e i comportamenti dei componenti di base della natura.

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Gli scienziati al giorno d’oggi stanno cercando di sviluppare tipologie di comunicazioni quantistiche anche per il nostro pianeta. Queste scoperte renderebbero il trasferimento di informazioni molto più veloci e sicure. Le informazioni potrebbero essere trasmesse ad un mondo alieno e i pianeti venire a contatto fra loro in modo facilissimo. Al momento però non c’è ancora un modo per farle funzionare a dovere.

Il problema è che le reti quantistiche sono molto fragili e suscettibili alle interferenze, ma un ultimo studio rivela che alcune reti potrebbero viaggiare nello spazio senza rompersi. A dichiararlo a Science News è Arjun Berera, fisico teorico dell’Università di Edimburgo e autore principale della ricerca:

Gli stati quantistici sono generalmente considerati molto delicati e se c’è un qualsiasi tipo di interazione esterna, in qualche modo si distrugge quello stato. Se si pensa a come sta evolvendo la comunicazione sulla Terra, tra 50 anni la comunicazione classica sarà probabilmente completamente scomparsa e tutto sarà quantico.

Sociologicamente, nel mondo alieno, non c’è nemmeno una comunicazione più classica, forse usano una tecnologia diversa.

Berera e il suo collega Jaime Calderón-Figueroa, anche lui fisico teorico dell’Università di Edimburgo, per avvalorare la loro tesi, hanno eseguito calcoli sul movimento dei raggi X attraverso il vuoto dello spazio per verificare la possibile decorrenza, ovvero la rottura dello stato quantistico).