A volte la fretta gioca brutti scherzi, lo sa bene un corriere che ha parcheggiato il suo furgone proprio in un punto in cui la sosta era vietata.
L’assurda vicenda è accaduta a Genova, qualche settimana fa, con più precisione a piazza Soziglia, in pieno centro storico. Protagonista della vicenda è un lavoratore che, probabilmente nella fretta di consegnare i pacchi ai clienti, ha parcheggiato il suo furgoncino in un posto in cui la sosta era vietata,
I vigili urbani del capoluogo ligure non hanno chiuso un occhio e ligi al dovere si sono fermati di fronte al mezzo per piazzare la multa. Hanno così applicato alla lettera il codice della strada.
Il corriere è stato richiamato per spostare il mezzo. L’auto, comunque, intralciava anche il traffico, ma alla vista della multa appena strappata ha bestemmiato.
Il vigile non ha fatto finta di nulla e quindi, oltre ai 197 euro di multa per divieto di sosta ha aggiunto altri 103 euro per l’imprecazione ai sensi dell’articolo 724 del codice penale. Una sosta vietata costata 300 euro.
Anche a Trieste: multa per una bestemmia
Un fatto simile risale al luglio 2019. Un altro uomo ha ricevuto una normale multa per il divieto di sosta. Anche in questo caso la bestemmia gli è costata una seconda multa.
Siamo a Triste, precisamente in piazza della Borsa. Anche in quel caso il costo della seconda ammenda si aggirava intorno ai 100 euro. A raccontare l’accaduto è stato un parente del diretto interessato che alla fine, invece, ha preso la storia con filosofia e ha postato una foto sorridente.
In Italia, fino al 1999 la bestemmia era considerato un reato penale. Nel tempo è stata poi depenalizzata ad illecito amministrativo. Tuttavia, le multe sono salate e possono andare dai 51 fino ai 310 euro circa.