Petra NeriCi sono animali conosciuti per essere dolci e carini e che spesso, inaspettatamente, nascondono un lato ”oscuro” nascosto. Pensiamo per esempio al Koala, apparentemente dolce e carino, che in situazioni reali spesso si trasforma in un essere aggressivo con denti aguzzi e lunghi. Oppure, basti pensare al Quokka: un animale che si presenta come dolcissimo ma che in realtà è molto crudele.
Quando infatti il Quokka si trova in situazioni di pericolo con i predatori, non esita a lanciargli contro i propri figli. Una scelta alquanto codarda e credule che non ti aspetteremmo mai da un faccino così dolce e carino. Così, un animale apparentemente innocente si rivela uno spietato essere nei confronti dei suoi piccoli figli.
Il Quokka appartiene alla famiglia dei Marsupiali e vive nelle isole minori dell’Australia occidentale. Si tratta di un animale che ha le dimensioni di un gatto domestico e che ha un aspetto molto dolce ed innocuo. Se mai vi capiterà di vederne uno in pericolo, vedrete che le femmine lanciano i propri figli contro i predatori, in modo da distrarli e scappare nel frattempo.
A quanto pare però, questi animali non sono gli unici. Da alcune ricerche fatte dalla Wildlife Research nel 2015, è emerso che questi marsupiali non sono i soli ad essere disposti a sacrificare i propri figli. Come loro ci sono anche i canguri grigi e wallaby di palude che adottano lo stesso identico meccanismo di difesa.
Per quanto possa sembrare crudele da parte di una madre sacrificare il proprio figlio, molti altri sono gli animali che la pensano allo stesso modo Le scimmie, ad esempio, gettano giù dagli alberi i figli che non ritengono idonei alla vita. Oppure i criceti, ad esempio, mangiano i figli che non ritengono ”destinati” a sopravvivere.
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