Petra NeriLa primavera e l’estate, si sa, sono le stagioni dei matrimoni. Quasi la maggior parte delle coppie decide di scegliere proprio questo periodo dell’anno per sposarsi. Una scelta sicuramente dovuta al tempo che è nettamente migliore e permette di fare cerimonie all’aperto.
Oggi i menu dei matrimoni sono sempre più variegati e particolari ma vi siete mai chiesti cosa mangiassero i nostri antenati nei ristoranti negli anni 60?
Se siete curiosi, oggi ve lo sveliamo noi. Per scoprirlo ci è bastato guardare a una vecchia ricevuta di un ristorante degli anni sessanta, di Napoli. Grazie a questo piccolo foglio di carta è stato possibile scoprire non solo i prezzi dei vari piatti ma anche i tipi di piatti che venivano serviti durante una cerimonia come quella nuziale.
Innanzitutto una cosa che salta subito all’occhio è che i menù sono molto più semplice e simili. Non ci sono piatti complessi o di varie nazionalità, come spesso accade oggi, ma c’erano piatti molto più semplici e meno elaborati. Altra cosa molto differente erano i prezzi: niente a che vedere con il costo di un pranzo di oggi ma molto più basso.
Come si usa fare anche oggi, anche prima si partiva dall’aperitivo con il cocktail di benvenuto per poi continuare con il buffet o il pranzo. Nel buffet si potevano trovare affettati, formaggi, arancini e soprattutto rustici in stile francese che andavano molto di moda nei matrimoni di lusso degli anni 60.
Per quanto riguarda invece i primi e i secondi, erano sempre i soliti piatti tra cui si poteva scegliere. Il classico risotto alla pescatora o spaghetti alle vongole e, come secondo, pesce spada o pollo alla cacciatora. Piatti molto semplici e allo stesso tempo molto buoni. In particolare a Napoli, durante le cerimonie, si potevano trovare piatti tipici come la parmigiana e i friarielli.
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