Quando si viaggia, per lavoro o per diletto, è possibile senz’altro mettere in conto il verificarsi di imprevisti di diversa natura. Non è raro, infatti, imbattersi in situazioni spiacevoli o in accadimenti del tutto estranei al nostro controllo o ad ogni nostra previsione capaci di compromettere la buona riuscita del viaggio stesso. In particolare, se si fa riferimento alle prenotazioni di alloggi che avvengono tramite il famosissimo portale online Airbnb, il rischio di poter incorrere in qualche disagio effettivamente esiste. Ne sa sicuramente qualcosa il protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. Un cliente inglese che, dopo essersi affidato proprio ad Airbnb per un pernottamento in quel di Amsterdam, si è ritrovato vittima di una spiacevole esperienza. Approfondiamo insieme tutti i dettagli di questa vicenda.
In occasione di un viaggio, l’inglese Ben Speller aveva previsto di trascorrere una notte nella capitale dei Paesi Bassi. In cerca di un alloggio adeguato per il pernottamento, l’uomo si era affidato al portale Airbnb soffermandosi sul seguente annuncio: “Casa pulita ad Amsterdam con bagno privato”. Data la fretta che aveva nell’assicurarsi un posto per la notte, Speller senza indugiare troppo aveva provveduto ad effettuare la prenotazione pagando la somma di 100 sterline (circa $ 127).
Nonostante la prenotazione effettuata, qualche dubbio inziale circa la bontà di questo pernottamento aveva incominciato a fare capolino fra i pensieri del cliente. Il prezzo dell’alloggio era particolarmente basso considerando la media dei prezzi che caratterizzano solitamente Amsterdam, città piuttosto costosa. In più, il proprietario aveva avvisato Ben che il posto prenotato presentava dei problemi con l’acqua potabile e si era offerto di cancellare la prenotazione.
Non potendo permettersi di perdere tempo nella ricerca di un’altra soluzione, Ben aveva confermato le prenotazione. L’uomo non immaginava minimamente che cosa lo avrebbe aspettato di lì a poco. Il suo alloggio, infatti, altro non era che un container piuttosto anonimo, parcheggiato illegalmente sul ciglio della strada.
Quando io e il mio compagno eravamo in taxi siamo passati tre volte davanti al container, perché non credevamo che quello potesse essere l’alloggio. Poi ho ricontrollato l’annuncio su Airbnb e il proprietario l’aveva modificato in ‘casa container’.
All’interno del container, ecco cosa hanno trovato: tre materassi posizionati direttamente sul pavimento, molto vicini tra loro a causa del poco spazio disponibile. Ed il bagno non offriva di certo una visuale migliore:
Abbiamo aperto la porta, guardato dentro, chiuso a chiave la porta. Poi abbiamo prenotato un albergo.
Ben e il suo compagno hanno dovuto pagare 230 sterline in più per una camera d’albergo. Fortunatamente, Airbnb ha prontamente rimediato alla frode perpetuata ai loro danni. La società ha infatti provveduto a farsi carico delle spese relative alla notte in albergo, a differenza del proprietario del container che si è rifiutato di restituire il denaro ai clienti truffati. Dopo aver regolamentato la situazione, Airbnb ha rilasciato il seguente comunicato al riguardo:
Abbiamo rimosso sia l’host che le sue proprietà dalla nostra piattaforma. Gli annunci fraudolenti e travisati non trovano posto su Airbnb. Il nostro team lavora duramente per rafforzare le nostre difese. Quasi mezzo miliardo di persone ha viaggiato con Airbnb e con più di due milioni di ospiti che prenotano su Airbnb ogni notte, situazioni come questa sono incredibilmente rare.