Una storia che si ripete da millenni: neonati abbandonati perché i genitori non possono\vogliono occuparsene. Le condizioni economiche versano in uno stato tragico in questi anni successivi alla pandemia e le condizioni sociali-culturali non possono che seguirne il triste passo. La vicenda che raccontiamo oggi è solo una tra le tante nelle regioni del mondo più disagiate. La protagonista è una bimba di solo 2 mesi, abbandonata davanti una chiesa in Messico.
Karla, è la giovane donna che ha trovato la creatura nei pressi della parrocchia di Santa Cruz Jerusalén di Benito Suarez, in Messico, di cui è un assidua frequentatrice. Anche il giorno della disgrazia si trovava in chiesa quando ha notato su una panca un fagotto di coperte in cui all’interno giaceva un bambino.
Ha subito allertato le autorità e chiamato un ambulanza per accertarsi delle condizioni di salute del neonato. E ha subito notato che tra le coperte c’era un biglietto che diceva: “Mi chiamo Janis, ho 2 mesi e non sono vaccinata, per favore aiutatemi
Katia ha poi dichiarato di aver notato una ragazza seduta in chiesa quella mattina, proprio dove ha ritrovato la bambina, supponendo quindi che sia madre. Dopo un primo esame il personale paramedico ha affermato che le condizioni psicofisiche della piccola Janice sono buone.
É stata successivamente consegnata alla Procura Centrale Investigativa per la Cura dei Bambini e degli Adolescenti che ha trasferito la bambina in un orfanotrofio, dove ha trascorso la notte. Un’altra piccola vita innocente che entra nell’intricato sistema assistenziale statale!
Al momento non si conosce l’identità della madre anche se le ricerche sono attive. I casi come questi sono molto frequenti nelle provincie messicane dove, solo pochi mesi prima era stato ritrovato un altro neonato, questa volta in strada dentro un sacchetto di plastica! Per fortuna è stato ritrovato in tempo e soccorso in modo tempestivo da personale competente.
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