Quando ci si dedica alla creazione di una famiglia, siamo tutti ovviamente chiamati a rispondere e a comprendere l’importante senso di responsabilità che tale realtà comporta. Sono richiesti sacrifici ed impegno, in alcuni casi per nulla semplici e fonte anche di possibili rinunce personali. Soprattutto quando si ricopre il ruolo di genitore, sarebbe opportuno abbandonare usanze ed abitudini legate alla propria vita da single, rinunciando a determinate pratiche che potrebbero comportare dissidi all’interno della famiglia stessa. Come nel caso, ad esempio, della famiglia protagonista della storia che stiamo per raccontare. La moglie di origini americane ha apertamente criticato il consorte per una sua specifica abitudine. Quella ovvero di riservare per se stesso posti in prima classe durante i voli e rilegare lei e i figli in classe economica. Approfondiamo insieme tutti i dettagli di questa vicenda.
La donna ha esposto il suo sfogo a Kwame Anthony Appiah, filosofo e editorialista del New York Times, che pubblica nella newsletter di The Ethicist. Una rubrica in cui l’esperto offre il proprio supporto e i propri consigli su come gestire al meglio svariate problematiche sociali e questioni morali.
Ponendo in luce il racconto di questa donna, volutamente restata anonima, Appiah è venuto a conoscenza di una particolare condotta assunta dal consorte. Durante un recente viaggio svolto in famiglia, il marito ha acquistato esclusivamente per sé un biglietto di prima classe, mentre la moglie e i figli sono rimasti in seconda. I servizi previsti ovviamente sono diversi.
La donna ha raccontato:
Mio marito ama viaggiare comodamente. Quando viaggiamo con i nostri figli, si compra un biglietto di prima classe, mentre a noi riserva i posti in classe economica. Lo ha fatto anche di recente su un volo notturno per Parigi.
Ed ha aggiunto:
Lui giustifica il volo in prima classe per il costo e per il fatto che i nostri figli (12 e 16 anni) potrebbero sentirsi soli se non viaggiassi con loro. Sento che questo è ingiusto. Non credo che ai nostri figli importerebbe se fossero in Economy Plus e io e mio marito sedessimo insieme in prima classe. È così sbagliato da parte mia volerlo?
L’uomo ha anche suggerito di prendere voli diversi per non far patire alla famiglia la disparità di trattamento.
Mio marito ha anche suggerito di viaggiare da soli su un volo diverso per non soffrire della disparità. Questo però non risolve davvero il problema dell’egoismo insito nel suo modo di pensare. Mi sbaglio? Siamo felici di viaggiare e amiamo andare in posti insieme, ma è comunque un atteggiamento molto strano.
Questa storia non ha tardato a diffondersi in rete e a suscitare un ampio dibattito in merito. Molti i sostenitori della donna, alcuni dei quali sono arrivati addirittura a suggerirle il divorzio. Proprio come ha fatto l’editorialista Lydia Polgreen, che sul suo account Twitter ha scritto: “Questo è motivo di divorzio immediato“.
E voi, cosa ne pensate in merito?